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giovedì 3 maggio 2018

Berlusconi: La Genesi (Film Documentario)


Un documentario d'inchiesta spietato sulla primissima ascesa al potere di una delle figure più ricche e ambigue della nostra storia recente. Distribuito in edicola il 21 novembre 2012 in allegato al quotidiano "Pubblico" (che ha chiuso poco dopo, rendendo questo documentario di fatto introvabile).





Regia di Giorgia Pietropaoli e Giulia Migneco. Trama: Correva l’anno 1963: un giovane imprenditore milanese si affacciava in maniera prorompente nel mondo degli affari creando la redditizia Edilnord sas senza avere un centesimo in tasca. Apparentemente, solo una fideiussione concessa dalla piccola Banca Rasini aveva permesso a questa società di cominciare a costruire quella che oggi è conosciuta come Milano 2. Silvio Berlusconi iniziava così il suo percorso verso la ricchezza e la fama, raggiunte grazie ad un raffinato sistema, sviluppatosi negli anni, di finanziarie offshores, di scatole cinesi e di società costituite e subito liquidate. Non è tutto così regolare e scontato: quella piccola fideiussione iniziale, in realtà, nasconde molto di più. Scopo dell’inchiesta “Berlusconi: la Genesi” è gettar luce sull’origine dei primissimi finanziamenti del Presidente del Consiglio, sulle figure che hanno agito nell’ombra e sulle società e sugli istituti che hanno contribuito alla sua ascesa. Se appare subito chiaro il legame con ambienti mafiosi per via dei capitali investiti dalla Banca Rasini (banca che Michele Sindona indicò come quella utilizzata dalla mafia a Milano), meno evidenti e più oscuri appaiono collegamenti con banche e finanziarie svizzere e italiane, con Licio Gelli e con la sua P2 e con una miriade di personaggi alquanto ambigui e spesso oggetto di inchieste giudiziarie, da Ercole Doninelli (indagato più volte per riciclaggio di denaro sporco e per bancarotta fraudolenta) a Tito Tettamanti (coinvolto nel caso Enimont), passando per Roberto Calvi, il banchiere di Dio e infine l’oscuro Michele Sindona. Attraverso un’indagine approfondita e un vero e proprio viaggio d'investigazione che parte da Roma e Milano, percorre la Svizzera ed esplora le Isole delle Bahamas, gli autori ricostruiscono scrupolosamente quello che oggi rappresenta uno dei più grandi misteri della finanza italiana, cercando di dare finalmente risposta a quelle domande tanto scomode quanto legittime: da dove ha preso il denaro Silvio Berlusconi? Chi lo finanziava realmente e quali interessi lo muovevano? Dalla Telemaco, una nuova docu-fiction “proibita”, rigorosamente documentata, che riesce a sorprendere e a sconvolgere con le sue rivelazioni.


Intervistati:
• Carlo Calvi, figlio di Roberto Calvi
• Licio Gelli, Maestro Venerabile della Loggia P2 • Ezio Cartotto, ex dirigente di Publitalia (Fininvest), fondatore di Forza Italia e amico di Silvio Berlusconi • Massimo Ciancimino, figlio di Vito Ciancimino • Mario Guarino, giornalista e autore de "L'orgia del potere" • Ferruccio Pinotti, giornalista e autore de "L'unto del Signore" • Udo Gumpel, giornalista e autore de "L'unto del Signore" • Michele Gambino, giornalista e autore de "Il cavaliere B." • Gianni Barbacetto, giornalista e autore de "B. Tutte le carte del Presidente" • Leo Sisti, giornalista e autore de "L'intoccabile" • Antonio Ingroia, procuratore aggiunto della Procura di Palermo • Giuseppe Lo Bianco, giornalista e autore de "Profondo Nero" • Domenico Gozzo, procuratore aggiunto della Procura di Caltanissetta • Paolo Fusi, giornalista specializzato in finanza svizzera • Fausto "Tato" Cattaneo, ex commissario di polizia svizzera sotto copertura • Gioele Magaldi, massone e leader del Grande oriente democratico • Alessandro Gamberini, legale della famiglia Calvi • Philip Willan, giornalista e autore de "L'Italia dei poteri occulti" • Giuseppe De Lutiis, studioso di intelligence e autore de "I servizi segreti in Italia" • Claudio Fracassi, giornalista, ex direttore del "Paese Sera" e di "Avvenimenti" e autore di "Berlusconi, una biografia non autorizzata" • Otello Lupacchini, sostituto procuratore generale della Procura presso la Corte d’Appello ed autore de "Banda della Magliana" • Giuliano Turone, ex magistrato ed autore de "Il caffé di Sindona" • Giancarlo Bosetti, giornalista, docente di sociologia dei media presso La Sapienza di Roma e autore de "Spin, trucchi e teleimbrogli della politica" • Piercamillo Davigo, magistrato e consigliere della Corte di Cassazione • Anna Vinci, autrice de “La P2 nei diari di Tina Anselmi” • Pino Amari, esperto P2 • Donato Masciandaro, esperto economico e direttore del Dipartimento di Economia dell’Università “Bocconi” di Milano • James Smith, ex Ministro Finanze e Governatore della Banca Centrale delle Bahamas

venerdì 2 marzo 2018

Film Documentario " O la Troika o la vita " di Fulvio Grimaldi e Sandra Paganini




Il MoVimento 5 Stelle di Osimo in collaborazione con i consiglieri comunali di Macerata e la Consigliera regionale Romina Pergolesi, hanno proiettato un DocuFilm: 


O LA TROIKA O LA VITA  
Epicentro Sud
“Non si uccidono così anche i paesi?” 
di Fulvio Grimaldi e Sandra Paganini 

è stato girato nei mesi scorsi in Grecia, Puglia, Adriatico, territori terremotati e Bassa Padana. Può essere richiesto all’indirizzo visionando@virgilio.it  
Per presentazioni pubbliche rivolgersi allo stesso indirizzo email.
Il film è un atto d’accusa, del tutto fuori dal coro, nei confronti di chi ha stabilito il destino funesto dei paesi del Sud del mondo, compresi quelli del Sud Europa. Illustra gli effetti sull’area mediterranea, mediorientale e africana, della globalizzazione neoliberista, con le sue conseguenze antidemocratiche, imposta dai superpoteri del finanzcapitalismo attraverso espressioni statuali e transnazionali: Usa, UE, Nato, Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea.

La Grecia devastata e mutilata nel corpo e nell’anima, Medioriente e Africa aggrediti e saccheggiati con strumenti militari ed economici. Paesi depredati, ridotti in miseria da rapine e manipolazioni delle multinazionali, da accordi di scambio capestro, dai crimini climatici dell’Occidente, da terrorismi e conflitti civili innescati dal neocolonialismo allo scopo di annullarne la voce e il ruolo nel contesto internazionale. Intere popolazioni, soprattutto le generazioni giovani che dovrebbero costruirne il futuro, sradicate e costrette alla migrazione per diventare nel Sud Europa alienata massa di manovra per sfruttamento e destabilizzazioni. Operazione di ingegneria geopolitica colonialista, coperta da altisonanti campagne di mistificazione nel segno di presunti diritti umani, presunta solidarietà,  presunta integrazione, ma che occultano gli obiettivi veri: un
 
a successione di nazionicidi.


Il territorio nazionale abbandonato da governi inetti e corrotti a un dissesto progressivo, con conseguenze micidiali per salute e ambiente, sul quale imperversano, nella complicità di una politica totalmente prona alle lobby degli interessi particolari, nazionali e internazionali, le multinazionali dell’energia fossile, con sempre più pesanti ed accelerati effetti necrogeni su tutte le forme di vita.

Di ogni disastro detto naturale si scopre inesorabilmente la correità dei responsabili della cosa pubblica. Ogni terremoto è come se fosse il primo mai successo. Prevenzione ignorata, speculazione edilizia, abusiva o legale, lasciata all’arbitrio dei poteri economici, abbandono, incompetenza, disgregazione sociale, 
segnano il destino dei terremotati. 

(Fulvio Grimaldi)