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giovedì 29 settembre 2016

Davide Casaleggio "Italia 5 Stelle" non sono qua a sostituire mio padre, sono qua a ricordarlo




"Non sono qua a sostituire mio padre, sono qua a ricordarlo. A onorarlo, a ricordare il suo sogno, un sogno che è diventato di milioni di italiani, a ricordare e portare avanti il suo progetto, un progetto di democrazia diretta che si chiama Rousseau e che ormai è partecipato da oltre centomila persone.
Un progetto che porteremo avanti tutti insieme.
Prima Alessandro e Luigi vi parlavano dell'Italia di oggi, di quante cose devono cambiare nell'Italia di oggi, di come i partiti e le lobby stiano tenendo distanti i cittadini dalle decisioni importanti, abbiano come obiettivo quello di prendere tutte le decisioni per sé e di isolare il cittadino. Noi vogliamo porre fine a tutto questo. Questo è il motivo del progetto di Rousseau, del progetto del MoVimento 5 Stelle: mettere il cittadino di nuovo al centro, permettere al cittadino di prendere le decisioni importanti, di scegliere.

Quando parlo del nostro progetto all'estero le persone rimangono affascinate, quando ne parlo in Italia a volte mi si dice "Beh, si poteva fare di più, si poteva fare meglio", ma poi penso: quale movimento al mondo ha permesso ai propri iscritti di scegliere tutti i propri rappresentanti nelle varie istituzioni e di riuscire anche a farli eleggere, 163 parlamentari, 17 parlamentari europei, oltre 2000 persone nelle istituzioni in Italia; quale movimento al mondo ha permesso ai propri iscritti di scegliere il nome del Presidente della Repubblica da proporre in Parlamento; quale movimento ha permesso ai propri iscritti di scegliere cosa far votare ai propri rappresentanti sul testamento biologico, sull'eutanasia, su temi importanti; quale movimento ha rinunciato a 42 milioni di euro di finanziamento pubblico per rispettare un referendum popolare, pur riuscendo a fare tutte le iniziative con microfinanziamenti di 30 euro, 20 euro; quale movimento al mondo si taglia gli stipendi per restituire questi soldi alla comunità, al fondo del microcredito per le PMI, o qua in Sicilia per la strada, la trazzera; a tutte queste domande io ho una sola risposta: ed è il MoVimento 5 Stelle.




Noi già oggi abbiamo fatto cose straordinarie, e ce lo dobbiamo dire; certo possiamo fare di più, possiamo fare meglio, e lo faremo nelle prossime settimane, nei prossimi mesi.
Inizieremo dal mettere online nuovi corsi dell'e-learning, permetteremo ai vari consiglieri comunali di scambiarsi gli atti direttamente online; permetteremo agli iscritti di definire il programma di governo del MoVimento 5 Stelle e inizieremo già nelle prossime settimane con quello dell'energia.
Noi dobbiamo vivere questo sogno fino in fondo, un sogno che una volta era di mio padre e ora è di milioni di italiani, è di tutti noi.
Dobbiamo farci custodi di questo progetto, dobbiamo restare uniti, uniti realizzeremo il nostro sogno.
(Davide Casaleggio)

lunedì 16 maggio 2016

Gianroberto Casaleggio: Il suo pensiero in aforismi (LIBRO)



Gianroberto Casaleggio amava la creatività, la profondità di pensiero ed al tempo stesso la chiarezza e la semplicità. 
Essendo un lettore instancabile si può dunque immaginare quanto apprezzasse quegli aforismi che erano in grado di esprimere con un’ottima sintesi riflessioni elaborate. 
Questo libro è diviso in due parti. Nella prima sono raccolte diverse frasi e le dichiarazioni che Gianroberto Casaleggio ha fatto nel corso degli anni, sotto diverse forme. 
Il modo di comunicare di Gianroberto e la persistenza di certe affermazioni, fanno sì che la maggior parte delle frasi seppur estrapolate dal loro contesto originale mantengano integro il loro valore. 
Nella seconda è invece presente una raccolta di aforismi che Casaleggio apprezzava particolarmente e che consentono di ottenere una comprensione più estesa del suo modo di pensare. 
D’altra parte come scrisse Gianroberto:“Una frase può definire la persona che la pronuncia. Talvolta per sempre.”



Gianroberto Casaleggio
Il suo pensiero in aforismi

 A cura di Maurizio Benzi

Prefazione di Davide Casaleggio

Dico alcune parole su mio padre, perché molti non lo conoscevano veramente e per me è stato un padre fantastico. Ed è bello essere orgogliosi del proprio padre come lo sono io. Il suo essere riservato e allergico ai riflettori, ai più lo rendeva sconosciuto. Era ostinato. Sua zia mi raccontava che fin da piccolo per ottenere i suoi giornalini non faceva i capricci, ma si stendeva direttamente sui binari del tram. E con il blog era lui in prima persona a battagliare contro i troll. La sua mania erano i dettagli, nulla passava se i dettagli non erano sistemati. Ma era soprattutto un grande lavoratore, nessun giorno era veramente vacanza, in particolare i week end. Fino a quando ha potuto camminare è sempre voluto andare in ufficio, tutti i giorni, e il suo sguardo non si staccava mai dal futuro. Aveva l'audacia di vedere il futuro prima degli altri e di crederci anche quando gli altri ne diffidavano.
Ma voglio raccontarvi una storia per farvi capire quale è stata la sua vita.
Un gruppo di 50 persone stava frequentando un seminario. Improvvisamente l’oratore si fermò e decise di fare un’attività di gruppo. Iniziò a dare un palloncino a ciascuno dei 50 seminaristi. A ognuno fu chiesto di scrivere con un pennarello il proprio nome su di esso. Poi tutti i palloncini furono raccolti e messi in un’altra stanza.
Una volta riempita la stanza di palloncini, l’oratore chiese ai 50 seminaristi di rientrare dentro e trovare il palloncino col proprio nome entro 5 minuti. La scena fu questa: tutti erano freneticamente alla ricerca del palloncino col proprio nome, ognuno si scontrava con l’altro, spinte, gomitate. Nella stanza regnava il caos totale!
Allo scadere dei 5 minuti nessuno riuscì a trovare il proprio palloncino.
Vista la prova fallimentare ad ognuno di loro fu chiesto di raccogliere un palloncino qualsiasi e darlo alla persona che aveva scritto il nome su di esso. In pochissimi minuti tutti avevano in mano il proprio palloncino!
A questo punto l’oratore disse: Questo è esattamente ciò che sta accadendo nella nostra vita. Tutti siamo alla ricerca frenetica della felicità… giriamo come delle trottole, ma non riusciamo a trovarla.
La nostra felicità sta nella felicità delle altre persone. Rendete loro felici e avrete la vostra felicità.
Mio padre non ha mai tenuto per sé palloncini, ma li ha sempre donati agli altri con il sogno di cambiare in meglio questo Paese. Chi sente di aver ricevuto un palloncino da mio padre lo conservi con cura. Chi condivide il suo sogno lo persegua senza mollare mai come ha fatto lui, fino alla fine.
Discorso di commemorazione al funerale del 14 aprile 2016



Chi era Gianroberto Casaleggio

Gianroberto Casaleggio (Milano, 14 agosto 1954 – Milano, 12 aprile 2016) è stato un manager, studioso e stratega della Rete ed esperto di dinamiche web.
Inizia la sua carriera professionale come progettista di software nel dipartimento Ricerca e Sviluppo della Olivetti di Ivrea nell’area sistemi operativi. Nel 1985 assume il ruolo di Direttore Generale e successivamente di Amministratore Delegato in Logicasiel, società partecipata da Logica Plc e Finsiel, dove rimarrà fino al 1999.
Dal 2000 al 2003 ricopre la carica di Amministratore Delegato di Webegg S.p.A.: un «gruppo multidisciplinare per la consulenza delle aziende e della pubblica amministrazione, che ha come obiettivo il posizionamento delle aziende in rete», partecipato da Telecom Italia e Olivetti. Ricopre negli anni il ruolo di Consigliere di amministrazione in società quali: Olivetti Tecnost, Lottomatica, Banksiel, eArchimede, Teleap, Software Factory, Domus Academy, Garage, Netikos, INVA (Regione Valle D’Aosta).
Nel 2004 fonda la Casaleggio Associati, società di consulenza di direzione focalizzata per lo sviluppo di strategie di Rete per le imprese. L’obiettivo è aiutare le imprese a sviluppare o ridefinire una solida presenza on line in funzione degli obiettivi aziendali.
A partire dal 2005 è stato curatore del blog di Beppe Grillo, con cui dal 2009 si dedica alla fondazione del Movimento 5 stelle, fenomeno politico unico fondato e sviluppatosi attraverso Internet ed in grado di raggiungere il 25,5% dei consensi alle elezioni politiche del 2013.
Gianroberto Casaleggio è stato autore dei libri “Il web è morto, viva il web” (Pro Sources), “Movie Bullets” (IlSole24ore), “WebDixit” (IlSole24ore), “Web Ergo Sum” (Sperling), “Insultatemi” (Adagio ebooks), “Veni Vidi Web” (Adagio ebooks) e di articoli relativi ad Internet per i quotidiani Milano Finanza e Italia Oggi e per il mensile Web Marketing Tools.
Insieme a Beppe Grillo ha scritto “Siamo in Guerra – Per una nuova politica” (Chiarelettere) ed insieme a Dario Fo e Beppe Grillo ha scritto “Il Grillo canta sempre al tramonto – Dialogo sull’Italia” (Chiarelettere).


Introduzione

Ho conosciuto Gianroberto Casaleggio 16 anni fa. Era Amministratore Delegato di una delle principali società di informatica del Paese, ed io un ventitreenne con l'unica certezza di voler lavorare per tutta la vita in un settore che allora era agli albori, Internet. Da subito rimasi affascinato dalla sua profondità di pensiero, dalle idee fuori dagli schemi convenzionali e dalla capacità di analizzare e descrivere quel futuro che da lì a pochi anni si sarebbe verificato.
L'organizzazione che aveva dato alla sua azienda era rivoluzionaria sotto numerosi punti di vista. E la principale era che l'innovazione non era relegata ad una singola area aziendale, ma permeava tutto il personale.


Ciò che distingue una persona di successo è il modo in cui affronta la vita. Gianroberto era una di quelle persone che si possono definire "o tutto, o niente". Nel lavoro, come nella vita, una volta definito un obiettivo era in grado di mettere in campo tutta la propria determinazione per conseguirlo, aiutando le altre persone a tirare fuori il meglio di sé. Ed è ciò che ha sempre fatto, fino alla fine.

Negli anni al fianco di Gianroberto ho appreso dalle sue azioni come il successo sia frutto di un atteggiamento. Una serie di abitudini acquisite legate alla mentalità.
Era una persona irrequieta e questo suo atteggiamento nella vita lo ha portato a non uniformarsi mai al pensiero unico e ad accettare il conformismo. Prima nel lavoro, nelle strategie delle imprese e sulla Rete, e poi nella politica.
La parola "utopia" per lui aveva un'accezione dichiaratamente positiva. E se l'immaginazione è una merce estremamente rara, riuscire a perseguire con costanza la realizzazione dei propri sogni lo è ancora di più.
Il "pensiero profondo", innovativo e fuori dagli schemi e l' "azione", pragmatica e minuziosa erano parte integrante del suo modo di essere. Questo è forse stato uno dei principali pregi. Era capace di essere il generale che definiva la strategia, ma anche il soldato in prima linea, pronto a rischiare tutto. Determinato e duro, ma anche operoso e senza il timore di mettersi in gioco. In estrema sintesi il suo pensiero e le sue azioni si possono descrivere con le parole di Theodore Roosevelt: “Tieni gli occhi sulle stelle, ma i piedi in terra”.

La capacità di ispirare e coinvolgere le persone attorno a sé è stata testimoniata dal grande affetto ricevuto a seguito della sua scomparsa. Persone che, anche dopo diversi anni, non lo hanno mai dimenticato e che gli hanno tributato un grande riconoscimento. 
Quando nella vita raggiungi presto le mete che ti poni, hai modo di mirare ad obiettivi ancora più grandi. Gianroberto, oltre al profondo interesse verso il ruolo di Internet ed il suo impatto sulla società, aveva il sogno che hanno milioni di italiani: provare a migliorare il nostro Paese.
Il fatto è che lui è riuscito veramente a dare vita ad un cambiamento che rimarrà tale. E quando nel 2013 il Movimento 5 Stelle ha raggiunto il 25,5% dei consensi, tutti sono rimasti stupiti. Tranne Gianroberto Casaleggio.
Il sogno di Gianroberto, non è mai stato né quello arricchirsi, né quello di detenere il potere. Ma di riuscire a cambiare realmente la società in cui viviamo, lasciando un segno indelebile.
Ed ancora una volta ha raggiunto il suo obiettivo.
Grazie Gianroberto. I tuoi pensieri ed i tuoi sogni, vivranno con noi.

Maurizio Benzi, socio di Casaleggio Associati



Il pensiero e gli aforismi

Gianroberto Casaleggio amava la creatività, la profondità di pensiero ed al tempo stesso la chiarezza e la semplicità. Essendo un lettore instancabile si può dunque immaginare quanto apprezzasse quegli aforismi che erano in grado di esprimere con un’ottima sintesi riflessioni elaborate.
Durante gli anni come Amministratore Delegato di Webegg pensò ad un modo originale per diffondere e sostenere la cultura aziendale all’interno dell’organizzazione. Ogni mese stimolava il personale ad inviare citazioni e frasi celebri in grado di rappresentare la vision ed i valori dell'azienda. Le tre migliori frasi venivano pubblicate nel cedolino ed il vincitore otteneva un premio legato alla cultura. Questo ha rappresentato uno stimolo continuo alla curiosità ed alla riflessione sul significato del proprio lavoro.
Successivamente Gianroberto selezionò gli aforismi più vicini alla cultura che voleva consolidare in azienda, li organizzo in funzione dei dodici punti del dodecalogo aziendale, e li pubblicò in un libro, “WebDixit”, edito dal Sole 24 Ore.
A distanza di molti anni, il compito di questo nuovo libro è rendere omaggio a Gianroberto Casaleggio, consentendo anche a chi non l'ha conosciuto di persona di comprendere meglio il modo di vedere il mondo di una persona geniale, nella convinzione che anche questo possa rappresentare uno stimolo e un'ispirazione a migliorare sempre se stessi e a raggiungere grandi traguardi.

In Gianroberto convivevano due passioni solo in apparenza contrastanti. Aveva un’estesa conoscenza della Storia che coinvolgeva non solo gli avvenimenti, ma anche i protagonisti e la natura dei loro comportamenti, e allo stesso tempo nutriva un profondo interesse per la “futurologia”, materia che ad esempio lo portò a scrivere il suo primo articolo sulla democrazia diretta e le sue implicazioni addirittura nel dicembre del 2001 sulla principale rivista dell’epoca, Web Marketing Tools.
Questo breve libro è diviso in due parti.  Nella prima sono raccolte diverse frasi e le dichiarazioni che Gianroberto Casaleggio ha fatto nel corso degli anni, sotto diverse forme. Il modo di comunicare di Gianroberto e la persistenza di certe affermazioni, fanno sì che la maggior parte delle frasi seppur estrapolate dal loro contesto originale mantengano integro il loro valore. Nella seconda è invece presente una raccolta di aforismi che Casaleggio apprezzava particolarmente e che consentono di ottenere una comprensione più estesa del suo modo di pensare e di vedere il mondo. D’altra parte come scrisse Gianroberto:

giovedì 14 aprile 2016

Ultimo saluto a Gianroberto Casaleggio (VIDEO) #CiaoGianroberto







domenica 27 dicembre 2015

Veni Vidi Web - Gianroberto Casaleggio (VIDEO)








Veni Vidi Web - Gianroberto Casaleggio http://fragolemature.blogspot.com/2015/12/veni-vidi-web-gianroberto-casaleggio.html
Posted by Fragole Mature on Domenica 27 dicembre 2015

martedì 3 novembre 2015

È in arrivo "Rousseau" Intervista a Gianroberto Casaleggio


"Sarà il sistema operativo del Movimento 5 Stelle", spiega Gianroberto Casaleggio, con Beppe Grillo fondatore del Movimento. "Il nome Rousseau deriva da uno dei padri della democrazia diretta, Jean-Jacques Rousseau, e ha l'obiettivo di offrire servizi a eletti e iscritti: per votare, condividere, promuovere iniziative attraverso la Rete". Sarà "lanciato" fra tre o quattro settimane con alcune funzioni già operative, come quelle legate al processo legislativo tra eletti e iscritti. 
"Dovrebbe essere completato nella versione 1.0 per fine anno, ma tra miglioramenti e nuove funzioni non sarà mai finito. Sarà possibile accedervi dal blog di Beppe Grillo".

Come nasce "Rousseau"?

Dall'idea che per il M5S i politici sono dipendenti dei cittadini, stipendiati per far passare le decisioni dei cittadini, per realizzare il programma per cui sono stati votati. Un sistema operativo, per esempio Linux, è alla base del funzionamento di un computer. Così "Rousseau" ha l'ambizione di rendere il M5S fruibile in ogni sua manifestazione. Il suo fine è il funzionamento del Movimento on line.

Come è articolato?

È composto, a oggi, da dieci funzioni, alcune per gli eletti, altre per tutti gli iscritti al M5S. Chi non è iscritto non potrà accedervi. Chi accede dovrà essere un iscritto identificato in Rete e potrà fare azioni in funzione della sua identità. Per esempio, potrà votare per il candidato comunale di Milano se è residente a Milano o intervenire su una legge regionale in Lombardia se risiede in Lombardia.
Quali sono le funzioni "legislative"?"Lex Europa" per le leggi europee, "Lex Nazionale" per il Parlamento italiano, "Lex Regionale" per i Consigli regionali. Poi c'è la funzione "Fund Raising", per finanziare le campagne politiche ed elettorali del Movimento e iniziative: il M5S non fa cene da mille euro a testa donati da persone dall'incerta o ignota reputazione e ha rifiutato i cosiddetti "rimborsi elettorali" per 42 milioni di euro. La funzione "Sharing" permette la condivisione delle proposte di legge, delle interpellanze, degli atti tra tutti gli eletti 5Stelle in Parlamento, nelle Regioni, nei Comuni. "E-learning" offrirà una piattaforma di apprendimento agli eletti (per esempio: come si fa un'interpellanza? Una proposta di legge? Come funziona una commissione parlamentare?). 

Lo "Scudo della Rete", già attivo, raccoglie fondi per assistere e difendere chi è attaccato strumentalmente per iniziative legate al M5S. "Activism" sarà utilizzato per condividere materiali cartacei o digitali, per realizzare campagne su vari argomenti come il reddito di cittadinanza.

E poi c'è "Vote".

Sì, è lo strumento con cui gli iscritti al Movimento votano ormai da più di un anno per scegliere le liste elettorali o su temi legati al M5S. Lo abbiamo usato per scegliere i candidati per le prossime elezioni regionali.

Come garantirete la correttezza del voto?

Come abbiamo già sperimentato, per le votazioni importanti - come le Presidenziali del 2013 - impegniamo una società esterna che certifica i risultati. Inoltre abbiamo costantemente inserito, e inseriamo, misure di sicurezza informatica contro gli attacchi di hacker. La nostra prima votazione on line è del dicembre 2012, da allora ne abbiamo fatte 66, circa due al mese e sono in continuo aumento.

Siete stati criticati perché alcune decisioni (per esempio alcune espulsioni dal movimento) le avete prese con un numero di votanti molto basso.

Vota chi decide di votare. Tutti gli iscritti sono interpellati. Che cosa vuol dire basso? 26 mila o 50 mila votanti certificati sono pochi? In rapporto a che cosa? Per i giornali e per i partiti i nostri votanti sono sempre pochi. Quanti hanno votato alle primarie in Liguria per Cofferati? Pochi? Tanti? Chi li ha certificati? Oggi il Movimento ha oltre 100 mila iscritti: questa è la nostra platea dei votanti (in crescita), che speriamo si ampli sempre più. Chi vuole vota, e la maggioranza decide.

Esperienze simili all'estero, come quelle del Partito dei Pirati tedeschi, non hanno funzionato.

Usavano il programma Liquid Feedback, che abbiamo provato anche noi. È scarsamente usabile. Probabilmente i pirati tedeschi hanno pagato la loro inesperienza organizzativa e non hanno saputo sviluppare le loro scelte informatiche iniziali che andavano arricchite.
In Senato, qualche giorno fa, avete votato contro la legge anticorruzione, assieme a Forza Italia.

Perché insieme? Noi votiamo quello in cui crediamo. Non mi interessa come abbia votato Forza Italia. La proposta anticorruzione preparata da Pietro Grasso è stata sostanzialmente svuotata degli elementi fondanti e il M5S ne ha preso atto.
Vi è stato rimproverato di aver detto un ennesimo no, mentre "qualcosa è meglio che niente".

È da trent'anni che votiamo il meno peggio. Basta, io voglio il meglio-meglio. Non aveva senso votare una proposta che lo stesso Grasso non riconosce più: finirà come la Cirielli, diventata ex-Cirielli. Comunque di non votare lo hanno deciso gli iscritti, non io e Beppe Grillo, e non era scontato. Ci sono stati casi in cui il Movimento ha deciso il contrario di quello che voleva Beppe, per esempio quando lo ha mandato a incontrare Renzi.

Il Movimento 5 Stelle ha avuto risultati elettorali clamorosi alle ultime elezioni politiche. Siete stati premiati perché eravate fuori dalle istituzioni. Ora anche voi siete visti interni al sistema politico e criticati perché non avete ottenuto grandi risultati.

Bisognerebbe introdurre in questo Paese un'informazione libera. Se ti senti dire ogni giorno dall'informazione mainstream (tv e giornali) che noi siamo come gli altri, piano piano questo mantra ti convince. Ma non potrà durare in eterno e questo lo sanno sia i media, sia il Pd.

Gli ultimi sondaggi danno comunque il M5S in crescita. Come lo spiega?

Con le parole di Lincoln: 'Potete ingannare tutti per qualche tempo e alcuni per tutto il tempo, ma non potete ingannare tutti per tutto il tempo'.

Il Movimento 5 Stelle ha però perso parte di quel consenso che, per esempio in Veneto, aveva conquistato tra i piccoli imprenditori.

Probabilmente loro volevano risultati più immediati. Se poi alla gente si dice che in Veneto ci sono tre candidati, e quello del Movimento 5 Stelle neppure viene citato (a proposito: si chiama Jacopo Berti) è difficile restare in partita.

Una parte della protesta contro la politica potrebbe essere incarnata da Matteo Salvini, che fa "il Grillo di destra" e potrebbe rubarvi elettori.

Salvini fa gli interessi della Lega, che è molto diversa da noi e ha altri obiettivi. Certamente noi non vogliamo prendere consensi facendo una manifestazione con Casa Pound per caratterizzarci come ultradestra. Il M5S parla al cervello, non alla pancia della gente.

A Strasburgo avete però fatto gruppo con un partito di destra, l'Ukip di Nigel Farage. Siete pentiti di quella scelta?

No. Farage è più vicino alla destra di David Cameron che a quella di Marine Le Pen o di Alba Dorata. E poi al Parlamento europeo abbiamo dovuto necessariamente fare un'alleanza con qualcuno per creare un gruppo parlamentare e avere voce nelle commissioni. 

Farage ci ha cercato, abbiamo posto la condizione di non avere alcun obbligo di votare come Ukip e Farage ha accettato.
A proposito di democrazia interna al Movimento, il "direttorio" sta funzionando?

Direttorio è una parola inventata da qualche giornalista che aveva in mente la Rivoluzione francese... 

Comunque sì, sta funzionando, è uno strumento operativo per legare gli eletti con il territorio, non una struttura 'politica', e sta facendo, secondo la mia opinione, molto bene. Grillo e io abbiamo cercato il supporto operativo, su alcuni temi, di cinque persone che conoscono bene il Movimento. Ognuno di loro ha compiti in un settore specifico come le piccole e medie imprese, i meet-up, le amministrazioni locali. 

Pensiamo di aumentare nel tempo le persone che possono dare un supporto operativo. Il M5S ha ormai circa 1.500 eletti nelle istituzioni, più di 100 mila iscritti certificati e circa 160 mila iscritti ai meetup, i circoli autonomi di supporto al M5S. "Rousseau" servirà anche a gestire questa complessità.
Vi viene rimproverato di stare in Parlamento, di dire sempre no e di non ottenere niente.

I risultati li ottieni se hai i numeri, quindi se governi e se non viene fatto un uso spregiudicato dei decreti legge, evitando ogni discussione parlamentare, come fa il Pd con l'aiuto delle sue mosche cocchiere. Se non hai i numeri e giochi con regole incostituzionali, le tue proposte le bocciano sistematicamente, soprattutto se sono buone e possono influenzare positivamente la pubblica opinione. 

Ne abbiamo fatte parecchie. 

Quando andremo al governo, faremo tutto quello che abbiamo promesso. 

Non è vero comunque che non abbiamo fatto nulla. Voglio citare alcune proposte per le piccole e medie imprese. 
L'istituzione del Fondo per il microcredito di Stato, creato con le restituzioni delle eccedenze sugli stipendi dei parlamentari M5S: consentirà ad aspiranti imprenditori e a giovani imprese di ottenere un finanziamenti fino a 35 mila euro. 
La proposta di legge per l'abolizione dell'Irap per le micro-imprese e le start-up. La revisione delle aperture festive nel commercio, per proteggere i piccoli esercizi di prossimità. Abbiamo ottenuto la compensazione tra cartelle Equitalia e crediti verso la Pubblica amministrazione. 

E una delle principali vittorie del M5S nella discussione dell'ultima legge di Stabilità, poi, è la possibilità per famiglie e imprese di chiedere la sospensione della quota capitale del proprio mutuo o prestito per il periodo 2015-2017, continuando a pagare solo gli interessi. E un mucchio di altre proposte...

Oggi il patto del Nazareno si è sfilacciato e il rapporto tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sembra più debole. In questo clima, il Movimento 5 Stelle ha più possibilità di ottenere qualche vittoria in Parlamento, votando insieme al Pd?

Non è il nostro modo di affrontare il problema. A noi non interessano le alleanze, ma i contenuti. Il M5S fa le sue proposte ed è contento se altri le votano. Votiamo anche proposte fatte da altri, se ci convincono. Lo abbiamo fatto sulla proposta di legge elettorale avanzata più di un anno fa da Giachetti, che è del Pd. È stato il Pd a votare contro. 
E prima ancora avevamo proposto come presidente della Repubblica un personaggio che era stato presidente del Pds, non dei 5Stelle, Rodotà: è stato il Pd a non votarlo.

Volete ancora un referendum sull'euro?

Certo. Abbiamo delineato un percorso. Raccogliere le firme per una legge di iniziativa popolare per 'spingere' un referendum, poi votarla in Parlamento e infine avviare un referendum consultivo, come fu fatto nel 1989, facendo decidere ai cittadini se rimanere o meno nell'euro. La nostra opinione è che sia una zavorra per l'economia, ma saranno gli italiani a deciderlo.

Lei non è "stanchino" (come disse di sé Beppe Grillo)?

No, sto abbastanza bene. Certo, avere sempre tutti contro, dopo un po' ti logora.

Ultima domanda: i bilanci della Casaleggio Associati?

Sono depositati alla Camera di commercio di Milano. Chiunque li può richiedere. Ma se la domanda è se sono diventato ricco con il Movimento, la risposta è no. La vicinanza al Movimento non ha fatto aumentare, ma semmai diminuire fatturato e profitti della Casaleggio Associati. 

Abbiamo perso tanto e parlo ovviamente anche a nome degli altri soci. 
Però rifarei tutto.

(FONTE Gianni Barbacetto il Fatto Qotidiano)