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domenica 3 febbraio 2019

Luigi Di Maio | TAV con noi non si fa


Di Maio minaccia la crisi sulla Tav, con noi non si fa

Gelo Salvini. Dibba, non rompa o torni da Cav. Conte media



Dal tunnel della Tav, il governo rischia di uscire a pezzi. Lo rende chiaro Luigi Di Maio quando chiude a ogni possibile mediazione: "Finché ci sarà il M5s, non c'è storia". Al suo fianco, dalle piazze d'Abruzzo, Alessandro Di Battista si fa greve: "Se la Lega intende andare avanti su quel buco inutile che costa 20 miliardi, tornasse da Berlusconi e non rompesse i coglioni. E' chiaro?". 

Matteo Salvini è a pochi chilometri, indossa una maglietta del Giulianova e arringa i teramani. Legge, ma sceglie di ignorare i toni ultimativi: "Troveremo un'intesa, tagliando i costi". Stavolta il governo davvero traballa, concordano i "gialli" e i "verdi". I telefoni sono roventi, le basi in subbuglio. Nessun contatto si segnala tra i leader di M5s e Lega. Giuseppe Conte deve intervenire, a farsi garante di una decisione sulla base di dati "trasparenti".



A surriscaldare gli animi è stata la passeggiata di venerdì di Salvini a Chiomonte. A dare fuoco alle polveri, la lettura di messaggi dei militanti e dei sondaggi che danno il M5s sempre più in sofferenza. La Tav diventa per Di Maio l'ultimo baluardo di una lunghissima campagna elettorale che punta alle europee di fine maggio, passando per le regionali in Abruzzo, Sardegna e Basilicata. E così, passeggiando per le vie di Penne (Pescara) con al fianco Di Battista, che incarna l'anima 'di lotta' del M5s, il leader pentastellato dice No: "Finche ci sarà il Movimento 5 Stelle al governo la Tav Torino-Lione non ha storia, non ha futuro. Il cantiere ancora non c'è ma lo vogliono le peggiori lobby, che hanno sostenuto Renzi e Berlusconi". 


Le parole del vicepremier scavalcano quelle del ministro Danilo Toninelli, che annuncia la ricerca di "un punto di caduta": entro febbraio, "tra pochi giorni", arriverà - spiega - il risultato dell'analisi costi-benefici. Fonti M5s del Mit vicine al dossier spiegano che il rapporto dei tecnici è "fortemente" negativo. Ma i leghisti spingono per il Sì, anche condizionato a un taglio dei costi. E' questa la linea di Salvini, convinto che un'intesa si possa e si debba trovare. Non c'è infatti solo il No netto dei Di Battista. Ma anche il Sì deciso del Nord leghista, che spinge perché l'opera si faccia "e basta", senza modifiche. Qualche parlamentare cita l'ipotesi referendum o di far mancare i voti in Parlamento per lo stop all'opera (ma è dubbio che serva): la pressione è fortissima. Dai vertici di via Bellerio arriva però un messaggio "realista e di buonsenso". 
E ai Cinque stelle che sventolano il "No", Salvini replica ostentando calma. In ambienti parlamentari c'è chi ipotizza uno scambio tra la Tav e il No al processo per Salvini sul caso Diciotti: non è esiste, smentiscono da ambo i lati. E dal governo provano a placare le fiamme. A farsi garante della Lega rispetto alle intemerate pentastellate, decide di scendere in campo il presidente del Consiglio. Conte interviene con una nota a garantire che "la decisione finale" avverrà "non sulla base di sensibilità personali o di una singola forza politica" ma di una valutazione di "tutte le implicazioni tecniche, economiche, sociali", sulla base della analisi costi-benefici: "Renderemo trasparenti i risultati".

Ma più che i dati, concordano leghisti e pentastellati, conta la politica. Ecco perché Salvini fa leva sull'immagine del M5s come partito dei no: "Senza pregiudizi, se l'opera riduce i tempi, l'inquinamento e conviene, perché non farla?", domanda facendo finta di non sentire il "non rompa i coglioni" di Di Battista. Il balletto è singolare. "Discorso chiuso", dichiara Di Maio. E Salvini: "Non vedo spaccature". "Torni da Berlusconi", tuona Di Battista. "La Tav serve agli italiani", ostenta distacco il leghista, tra una piazza e l'altra. 

Di Maio e Di Battista - in un siparietto dalla stazione di Pescara - fanno sapere di volere le opere, ma quelle "utili" come la "Pescara-Roma". Poi rilanciano temi come la lotta alle lobby del gioco e pure a Benetton su autostrade. E la Tav? "Con i 20 miliardi che servono ci facciamo 2500. Ora apriamo un tavolo per accelerare i cantieri. A Salvini dico di non farci dividere e andare avanti sulle misure su cui siamo d'accordo", dice il capo M5s. Il finale di partita non è scontato. Perché il governo non cada c'è chi vorrebbe rinviare la scelta a dopo le europee. Ma M5s ha bisogno di dire No e lo vuole prima del voto.

(Fonte ANSA.it)

venerdì 1 febbraio 2019

Luigi Di Maio | crisi Carige dovuta a gestione scellerata


Carige, Di Maio: "Commistione con la politica, ecco i nomi"



Il vice premier alla Camera, dal fratello di Scajola ad un deputato dell'Ulivo


La crisi della Carige è dovuta alla ''gestione scellerata non solo per l'incompetenza dei manager ma anche per le commistioni della politica''. E' quanto ha affermato il vice premier, Luigi Di Maio che intervenendo alla Camera, ha parlato di ''segreto di Pulcinella'' con "vecchia politica e banche andate a braccetto''.


Di Maio quindi ha detto chi ''c'è dietro la cortina dei nomi" ed ha citato Alessandro Scajola, fratello dell'ex ministro, Luca Bonsignore, figlio di un ex eurodeputato, Giovanni Marongiù, sottosegretario di Prodi, e Alberto Repetto, parlamentare dell'Ulivo.


"Non so se interverremo ma se mettiamo dei soldi, la banca diventerà dei cittadini", ha aggiunto Di Maio rispondendo ad una interrogazione su Carige in Parlamento. "In passato i soldi andavano solamente a coprire chi aveva creato il danno. Noi eviteremo che questo pesi sui lavoratori e i cittadini del territorio". "I risparmiatori non dovranno pagare le colpe dei manager - ha aggiunto - Ai responsabili chiederemo di restituire i mega-bonus visto il disastro che hanno creato".

(Fonte ANSA.it)



martedì 22 gennaio 2019

Reddito di Cittadinanza e Quota Cento "spiegato bene" (VIDEO)


Il reddito anche come misura di tutela in caso di recessione, lo ha spiegato il vicepremier Luigi Di Maio durante la kermesse pentastellata di presentazione del decretone. 


"Con il reddito di cittadinanza, se mai ci sarà la recessione, io non so se andremo in recessione, noi metteremo in sicurezza le fasce più deboli, non faremo come gli altri". Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio dal palco dell'evento M5S chiedendo agli eletti del Movimento di "spiegare agli italiani come accedere agli strumenti varati e non andare in giro a dire cosa abbiamo fatto".
"Mi sono presentato come avvocato del popolo. Oggi mi presento come garante di un nuovo patto sociale tra i cittadini e lo Stato: vogliamo realizzare questo nuovo patto sociale e io sarò garante dell'attuazione". Lo dice il premier Giuseppe Conte all'evento M5s sul reddito di cittadinanza. "Vogliamo che tutti i cittadini - ha aggiunto - possano prenderne parte: il reddito sarà pilastro portante e vigilerò con tutti gli strumenti a disposizione affinché questo progetto non sia deturpato da furbizie, abusi e storture di sorta".

Durante la kermesse è stata annunciata anche la nomina, da parte del governo di Lino Banfi a commissario dell'Unesco.
DIRETTA


"Avevamo promesso la pensione di cittadinanza, e anche i pensionati entreranno in questo programma. Ovviamente per queste persone non varrà la parte di politiche attive del lavoro, ma i principi di accesso sono gli stessi che per il reddito. La pensione di cittadinanza interesserà 500mila nonni italiani a cui miglioreremo un po' la qualità della vita", dice il ministro del Lavoro.
"La card per il reddito sarà una normale Poste pay per non discriminare nessuno ma non potrà essere spesa nel gioco d'azzardo", annuncia Di Maio.

"Quota 100 è uno strumento di cui andiamo orgogliosi: ha ricevuto tantissime critiche ma potranno andare in pensione fino a 620mila persone. Non sappiamo quanti aderiranno ma saranno sicuramente di più di quelli dell'anno scorso. Sarà occasione non solo di turn over per i giovani ma anche di cambiare la P.a", ha detto ancora.
"Mimmo Parisi sarà il capo dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro: ha accettato di tornare in Italia e darci una mano". Ha detto Di Maio invitando sul palco il professore che ha inventato la figura del "navigator" per favorire la ricerca del lavoro. Di Maio lo presenta, con un lapsus, come un "italo-pugliese": "L'ho conosciuto qualche mese fa alla Camera e mi ha raccontato quello che sta facendo da professore in Mississippi".

"Si è detto, anche un po' per denigrare, che il reddito era uno strumento per stare sul divano. Noi crediamo sia uno strumento di politica attiva del lavoro. Ma la platea a cui viene diretto è fatta di persone perbene, che proprio perché sono rimaste perbene, sono rimaste in difficoltà". "E va da se che conviene accettare la prima offerta, entro 100 chilometri", sottolinea Di Maio che spiega come, nei primi 12 mesi, "arriverà in ogni caso una prima offerta entro 250 km".
"La settimana prossima firmiamo il decreto ministeriale che permetterà alle imprese di abbassare il costo del lavoro riducendo del 30% i premi Inail". Lo annuncia il vicepremier Luigi Di Maio all'evento M5s sul reddito di cittadinanza. "E poi c'è un miliardo di euro per le start up innovative: nascerà il Fondo start up innovazione per tutti i giovani che vanno all'estero", aggiunge.

"Contro tutto questo il Pd sta raccogliendo le firme per fare il referendumè una roba allucinante, raccolgono le firme per togliere un diritto umano. Chi è causa del suo mal pianga se stesso". Lo afferma Alessandro Di Battista dal palco dell'evento M5S sul reddito di cittadinanza.
Scenografia giallo-blu con le scritte "reddito di cittadinanza" e "quota 100" in bianco per l'evento organizzato dal M5S sul decretone atteso in Parlamento. Al centro, dietro il palco, un maxi-schermo proietta video e slide. Allo spazio evento di via Palermo sono già arrivati numerosi ministri, da Danilo Toninelli a Alfonso Bonafede mentre da poco è arrivato anche il premier Giuseppe Conte. Presenti il vicepremier Luigi Di Maio e Davide Casaleggio mentre Beppe Grillo, assente per motivi personali, si collegherà via Skype. Presenti, inoltre i parlamentari M5S e la capogruppo nella Regione Lazio Roberta Lombardi. E da qualche minuto è entrato in sala anche Alessandro Di Battista.
"Nessuno ci credeva. E invece finalmente ce l'abbiamo fatta: abbiamo ottenuto reddito e quota 100". Così il ministro Danilo Toninelli, arrivando alla convention dei 5Stelle.
(Fonte ANSA.it)

giovedì 17 gennaio 2019

Risorse per reddito di cittadinanza e quota 100


La riunione fissata per le 18 a Palazzo Chigi. Risolto nodo del Tfr agli statali e fondo volo Alitalia



Sciolti i nodiil decretone su reddito e quota 100 arriva oggi in Consiglio dei ministri alle 18. Incontro positivo, governo soddisfatto, ci sono tutte le risorse, afferma una nota di Palazzo Chigi, al termine del vertice di maggioranza. Via libera agli stanziamenti per tfs (tfr degli statali) anticipato per tutti e per il fondo volo Alitalia. Secondo quanto si legge nell'ultima bozza del decretone sul capitolo pensioni, c'è una clausola 'salva-spesa' anche per evitare sforamenti per l'uscita anticipata con quota 100. Previsto un monitoraggio bimestrale dell'Inps che, "nel caso in cui emergano scostamenti, anche in via prospettica", fa scattare i tagli ai ministeri competenti (in questo caso al ministero del Lavoro) e, quando non sufficienti, altre misure correttive come previsto dalla riforma del Bilancio dello Stato. 

"Oggi è una giornata importante e a vincere sono, come sempre, i cittadini. Un risultato che ripaga anni di battaglie portate avanti dal M5S". Lo afferma all'ANSA il vicepremier Luigi Di Maio al termine del vertice governativo sul decreto che contiene il reddito di cittadinanza e quota 100.
Anche Salvini, alla domanda se andrà tutto liscio oggi nell'esame del decretone, risponde così: "Conto che il Consiglio dei ministri duri mezz'ora". 

L'accesso alla pensione con la cosiddetta Quota 100 (almeno 62 anni di età e 38 di contributi) per i dipendenti pubblici partirà il 1 agosto del 2019. Lo afferma il ministro della pubblica amministrazione Giulia Bongiorno su Twitter spiegando che la decisione è per "garantire continuità servizi a cittadini e imprese, e programmare il ricambio generazionale". Sulle bozze circolate di recente la data era il 1 luglio. Con il decreto sull'introduzione della cosiddetta Quota 100 ci sarà il trattamento di fine servizio "immediato per tutti i dipendenti pubblici ("quotisti" e non). Stop al differimento". Lo dice la ministra della Pubblica amministrazione in un tweet. Non si precisa se si tratta dell'intera quota.



 "Voglio dirlo con chiarezza al governo, le clausole di salvaguardia sono illegittime, espressamente vietate dalla riforma del Bilancio. Inserire nuove clausole di salvaguardia a copertura di quota 100 o opzione donna, ci farebbe ripiombare in quella spirale perversa di cambiali da cui, a fatica dopo dieci anni, stavamo per uscire. Se ricominciamo con la spesa garantita da clausole che poi prevedono tagli di spesa sociale o aumenti di tasse, facciamo solo altri danni agli italiani. Quando arriveranno i testi in Parlamento, mi auguro ci possa essere la possibilità di un confronto per migliorarli". Così Francesco Boccia, deputato Pd e candidato alla segreteria del Partito Democratico, in diretta a Studio24 su Rai news 24.



Intanto, secondo quanto emerge dalle bozze del decretone circolate negli ultimi giorni, con l'arrivo del reddito di cittadinanza il Rei scomparirà, ma non per chi già lo percepisce e continuerà a beneficiarne per tutta la durata prevista per il vecchio sussidio. Da marzo, si legge, il Rei "non può essere più richiesto e dal successivo mese di aprile non è più riconosciuto". Ma a chi se lo sia stato visto riconosciuto prima di aprile, "il beneficio continua ad essere erogato per la durata inizialmente prevista, fatta salva la possibilità di presentare domanda per il Rdc".

(Fonte ANSA.it)

lunedì 10 dicembre 2018

Legge di Bilancio dalla Camera oggi arriva in Commissione al Senato


Manovra - Oggi pomeriggio, la legge di bilancio approvata sabato alla Camera, arriva in Commissione al Senato. Di fatto, è una "non legge" nel senso che tutti sanno che andrà cambiata in alcuni aspetti fondamentali: in particolare nelle cifre che, tra entrate e uscite, portano a un rapporto deficit/pil del 2,4% considerato inaccettabile dalla Ue.

Ma tra Salvini e Di Maio non c'è intesa su cosa e come tagliare. E oggi ci sarà un altro vertice con Conte e Tria. Ma da due settimane si gira intorno allo stesso problema: o si tagliano le risorse per le pensioni e per il reddito di cittadinanza, o si trovano nuove entrate. Ma nessuno vuole tagliare e tantomeno mettere nuove tasse. Lo stallo, così, è inevitabile. Con Bruxelles l'Italia avrà una e una sola possibilità. Conte dovrebbe vedere Junker il 13 o il 14, o ci sarà accordo o sarà salto nel buio.

mercoledì 5 dicembre 2018

04 Dicembre 2018 | Luigi Di Maio a Porta a Porta (VIDEO)

Sono stato ospite di Porta a Porta e ho avuto modo di trattare diversi argomenti: Europa, lavoro e Reddito di cittadinanza su tutti. Cerco sempre di essere molto chiaro e diretto.


Tanti i temi dibattuti a cominciare dal conflitto d’interessi che vede Di Maio al centro della polemica per la vicenda legata ai lavoratori in nero nell’azienda del padre poi i temi stretti della politica, la manovra finanziaria, le coperture, la quota 100, il reddito di cittadinanza e i rapporti sempre tesi con l’Unione Europea e internamente all’asse con la Lega, con Matteo Salvini.

sabato 1 dicembre 2018

Luigi Di Maio: La carriola e il drone sull'area di proprietà

È faticoso richiamare l’Opera solo a parole perché essa è fatta di azioni per uscire dalle tenebre. Ve ne era una di carriola abbandonata dietro la rete metallica, da anni, coi manubri in fuori come corna enormi, a guardia di un tempio.

Era fatto di materiale di rimessa, che nessuno avrebbe dovuto trovare, ma di cui tutti, in paese, sapevano.

Desideravo ardentemente che quell’area, così privata eppure così pubblica, fosse sottratta al suo inquinamento rugginoso, che la vista trovasse pace in una natura senza ingombri.

Inviai quindi un quadricottero volante, come un terzo occhio, che confermò i miei più atroci dubbi.

Quando iniziarono le indagini fui sconvolto, l’area bonificata e la carriola portata via.
 
Se mia nonna aveva le ruote era una carriola
Non bastava, volevo che la carriola divenisse un simbolo del contrasto all’inquinamento ambientale.
Intendevo far fissare a tutti lo sguardo sull’atto di un sequestro (la carriola è stata usata per cercare di scarriolare rifiuti, volevano portarci via, che Dio li maledica tutti!).
Per allestire l’Opera di restaurazione invito tutti a segnalare altre terreni di altri parenti di altri Ministri a 5 Stelle, come quelli di Luigi Di Maio!
Con una carriola nascosta nel buio.

di Massimo Baroni (M5S Camera)

domenica 20 maggio 2018

Luigi Di Maio (M5S) Piazza pienissima ad Ancona (VIDEO)




Il Tour fa tappa ad ANCONA a sostenere la Candidata Sindaco DANIELA DIOMEDI



Il Sindaco di Castelfidardo ROBERTO ASCANI, il Sindaco di Fabriano GABRIELE SANTARELLI, GIULIA SARTI, CARLA RUOCCO, EMILIO CARELLI, RICCARDO FRACCARO, LUIGI DI MAIO.


domenica 6 maggio 2018

Luigi Di Maio (M5S) faccio un passo indietro..ma non solo io ! (VIDEO)




In questi due mesi il MoVimento 5 Stelle ha fatto il possibile per dare al Paese un governo del cambiamento che finalmente lavori per i cittadini. Un’impuntatura sulla mia persona non c’è mai stata, perché l’unica cosa che mi sta a cuore è migliorare davvero la vita delle persone: è questa la soddisfazione più grande che posso avere.


Per questo dico a Matteo Salvini: scegliamo insieme un Presidente del Consiglio terzo, purchè sia una personalità in grado di connettersi con le esigenze del Paese, una persona di testa e cuore in grado di realizzare ciò che i cittadini ci hanno chiesto: reddito di cittadinanza, via la Legge Fornero, una seria legge anticorruzione.

Noi stiamo provando in tutti i modi a dare una soluzione politica al lavoro del Presidente Mattarella, anche per impedire che arrivi un algido tecnico che guarda ai numeri più che alle reali esigenze della gente. Se saremo in grado di fare un governo politico di questo tipo - noi e la Lega - bene, altrimenti per noi si dovrà tornare al voto. 

Di certo l’alternativa di un governo tecnico non riceverà il nostro appoggio.

(Luigi Di Maio)

giovedì 3 maggio 2018

Luigi Di Maio (M5S) Porta a Porta del 02 Maggio 2018 (VIDEO)






Abbiamo cercato di dare un Governo agli Italiani

giovedì 15 marzo 2018

La telefonata di Matteo Salvini a Luigi Di Maio (VIDEO)








Poco dopo le ore 20 ho ricevuto una telefonata da Matteo Salvini. Mi fa piacere raccontarvi cosa ci siamo detti perché voglio che tutto avvenga nella massima trasparenza.
Ho ricordato a Salvini che il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica del Paese, con il 32% dei voti, pari a quasi 11 milioni di italiani che ci hanno dato fiducia, e che alla Camera abbiamo il 36% dei deputati. Per noi questa volontà è sacrosanta e vogliamo che venga rispecchiata attraverso l'attribuzione al MoVimento della presidenza della Camera dei Deputati. Questo ci permetterà di portare avanti, a partire dall'Ufficio di Presidenza, la nostra battaglia per l'abolizione dei vitalizi e tanto altro.
Così come Salvini ha riconosciuto il nostro straordinario risultato, anche io ho riconosciuto il successo elettorale ottenuto dalla Lega.
Domani i nostri capigruppo Giulia Grillo e Danilo Toninelli si confronteranno anche con le altre forze politiche.
L’interlocuzione sulle presidenze delle Camere, come abbiamo già detto, è slegata da ciò che riguarderà la formazione del governo.

Ps: non è in programma nessun incontro
(di Luigi Di Maio)

lunedì 6 novembre 2017

Giancarlo Cancelleri e Luigi Di Maio GRAZIE A TUTTI (VIDEO)




Sorridete! Oggi è un giorno di festa. I siciliani hanno mandato un segnale forte e inequivocabile: siamo di gran lunga la prima forza politica della regione. Questo è un messaggio per tutta l'Italia: che insieme possiamo cambiare davvero questo Paese. Abbiamo doppiato gli altri partiti e siamo anche sopra la coalizione di centro sinistra e sinistra messe insieme. Abbiamo tenuto testa alla grande all'accozzaglia del centrodestra che ha vinto per una "manciata" di voti: quelli degli impresentabili. Per questo non ho chiamato Musumeci. La sua vittoria, lo ribadisco, è stata contaminata dalla presenza massiccia degli impresentabili nelle sue liste.




Qualcuno spieghi ai siciliani da dove provengono le (tantissime) preferenze di Genovese jr. Noi l'abbiamo denunciato. Ho chiamato la Commimssione Antimafia che ancora non ha pubblicato i nomi. Con Luigi abbiamo provato a coinvolgere pure l'OSCE. Ho chiesto a tutti i media nazionali di parlarne ma hanno continuato a tacere sull’argomento, diventando complici degli impresentabili. Fosse stata una vittoria pulita la sua, lo avrei chiamato. Ma non lo è e mi dispiace.
Noi inizieremo a fare quello che abbiamo detto in campagna elettorale. Il nostro programma è lì: troveremo il modo di realizzarlo per quanto possibile. Abbiamo un dovere morale nei confronti delle centinaia di migliaia di voti puliti e liberi che abbiamo ricevuto. Oggi è un giorno di festa e spero che da qui parta l'onda che arriverà in tutta Italia. Voglio ringraziare anche tutti quelli che si sono spesi in questa campagna elettorale. I nostri attivisti, i nostri portavoce, tutto lo staff, Luigi Di Maio e ovviamente Elena che mi è sempre stata vicino. Grazie a tutti, e viva la Sicilia.

(Luigi Di Maio)

martedì 1 agosto 2017

Tutti i VIDEO del TOUR #AtuttaSicilia dal 05 al 30 Agosto


Giancarlo Cancelleri, Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, dal 5 al 30 Agosto in Tour

#aTuttaSicilia perché la Sicilia è un’isola magica: energia allo stato puro che ricarica la mente e il cuore di chi ci vive o semplicemente la visita.
#aTuttaSicilia perché parleremo a tutta la Sicilia, sarà una campagna elettorale capillare, estensiva, che ci vedrà impegnati in tutti i 390 comuni siciliani: da Acate a Zafferana Etnea, passando da Ciminna e arrivando fino a Petrosino.
Questo meraviglioso viaggio inizia il 5 agosto insieme a Luigi Di Maio e ad Alessandro Di Battista. La sera, con due casse e un microfono, racconteremo nelle piazze quello che abbiamo fatto in questi 5 anni da opposizione e quello che faremo al governo. Di giorno saremo nelle spiagge e tra le vie del centro per respirare e condividere la voglia di cambiamento.
Chi ha perso il lavoro a 50 anni, chi il lavoro non ce lo ha mai avuto, chi è dovuto scappare, chi a fatica prova a rimanere, chi ha esperienza da vendere, chi vorrebbe mettere in pratica tutto quello che sa e per cui ha studiato. Saranno loro i nostri interlocutori. Saranno loro a ispirare il nostro programma e il nostro cammino.
Mentre i partiti giocano al gioco della sedia nel disperato tentativo di non perdere le loro poltrone, il MoVimento 5 Stelle viaggia spedito verso una nuova straordinaria idea di paese. Un’idea che in questi anni ha dimostrato con i fatti, e con il buon esempio. Come il taglio e le restituzioni delle indennità. In Sicilia, per citarne uno, supera i 3 milioni di euro la somma a cui il gruppo parlamentare del MoVimento 5 stelle ha rinunciato. Perché il buon esempio vale più di un quintale di parole.
Queste sono tutte le piazze serali del tour. Ma durante il giorno saremo sotto il vostro ombrellone a sfiancarvi di ottimismo! Troverete maggiori dettagli man mano che il tour sarà iniziato. Non vi resta che seguirci e sognare insieme a noi.
VIDEO


Perché il futuro è dentro il presente, ma tocca a noi sprigionarlo! #aTuttaSicilia! Ecco tutti gli appuntamenti di questo agosto siciliano a 5 Stelle:

5 AGOSTO
ore 21:00 - Marina di Ragusa comizio: Piazza Torre






AGOSTO
ore 16:30 - Noto Marina (passeggiata)
ore 20 - Marzamemi comizio:Piazza Giardinella







AGOSTO
ore 21 - Acicastello comizio: Piazza Castello
ore 21 - Acitrezza (passeggiata)





AGOSTO
ore 19 - Taormina (passeggiata)
ore 21 - Giardini Naxos comizio San San Pancrazio





AGOSTO
ore 21 - Patti Marina: comizio Piazzetta Garibaldi






10 AGOSTO
ore 21 - Sant’Agata di Militello
ore 22 - Torrenova (Me)


11 AGOSTO
ore 18:00 - Cefalù (passeggiata)
ore 21:00 - Castelbuono (passeggiata)


19 AGOSTO
Grammichele
Gela (comizio)






20 AGOSTO
Licata
Favara (comizio)


21 AGOSTO
Porto Empedocle




22 AGOSTO
Sciacca 


23 AGOSTO
Mazara Del Vallo






24 AGOSTO
Marsala





25 AGOSTO
Alcamo Marina





26 AGOSTO
Mussomeli








27 AGOSTO
Pietraperzia





28 AGOSTO
Termini Imerese 

Bagheria
(CHIUSURA)  






QUI TUTTI I VIDEO DEL TOUR

domenica 2 luglio 2017

Luigi Di Maio (M5S) Messaggio al Presidente Francese Macron (VIDEO)


Caro Presidente Macron,
noi non ci conosciamo, non abbiamo mai avuto l'opportunità di conoscerci, ma voglio approfittare della potenza del web per inviarle questo messaggio.
Circa l'80% dei migranti che arriva in Europa passa per l'Italia, è un calcolo semplice: dei circa 90 mila migranti sbarcati nel 2017, 80 mila sono approdati in Italia. Questo perché l'Italia è alla frontiera dell'Unione Europea, e le coste dell'Italia sono la frontiera dell'Unione Europea.
Molte di queste persone vogliono raggiungere il suo Paese, o la Germania, o i Paesi del Nord Europa, ma non gli è consentito perché esiste un "muro" nei Trattati che si chiama "Regolamento di Dublino III" e non consente ai migranti che arrivano in Italia di poter varcare il confine italiano e arrivare in altri Paesi dell'Unione Europea.



A causa del Regolamento di Dublino III, l'Italia deve farsi carico di questo fenomeno migratorio che ha dei numeri spropositati, da sola. Circa i due terzi di chi arriva in Italia non è un migrante che scappa da persecuzioni o da conflitti, è un migrante economico, e quindi non potrebbe neanche stare qui. Per i trattati internazionali dovrebbe essere rimpatriato. Però questo non avviene, perché le procedure di identificazione sono complesse e lente.
Lei sa bene che l'Italia si fa carico per il 98% della spesa dell'accoglienza di tutti questi migranti. Gli italiani l'anno scorso hanno speso circa 4,5 miliardi di euro, a fronte di soli 100 milioni di euro che venivano dall'Unione Europea. Delle briciole.
Noi chiediamo all'Unione Europea, all'Europa, di farsi carico non solo di questa spesa ma di questo fenomeno, che inevitabilmente coinvolge per ragioni geografiche l'Italia, che è alla frontiera dell'Unione Europea, ma che proprio perché è un Paese membro deve essere aiutato da tutti.
Pochi mesi fa ho lanciato un allarme circa le operazioni di salvataggio che avvengono dal Mediterraneo ad opera di alcune imbarcazioni delle organizzazioni non governative. Il procuratore di Messina aveva lanciato un allarme ancor più grave, e cioè ha messo in guardia gli italiani dal fatto che alcuni scafisti, alcuni mercanti di uomini, trafficanti di uomini, potessero stare finanziando alcune imbarcazioni delle ONG battenti bandiera straniera. Noi avevamo proposto una cosa molto semplice: avevamo proposto di non far approdare nei nostri porti le imbarcazioni di ONG non trasparenti, quelle che non esibiscono i bilanci, quelle su cui ci sono ombre, e quelle che hanno bandiera di paradisi fiscali. Non siamo stati ascoltati, siamo stati definiti i razzisti, poi qualche giorno fa il ministro dell'Interno di questo governo ha deciso di chiudere i porti alle ONG e alle imbarcazioni battenti bandiera straniera. Peccato però, che né l'Unione europea né lui siano ancora passati dalle parole ai fatti.


Presidente Macron, dopo la sua vittoria in Francia tutti hanno parlato di vittoria dell'europeismo. Lei è definito un europeista, ma mi permetta di dirle che siamo tutti bravi a fare gli europeisti con le frontiere degli altri, e in particolare con le frontiere italiane.
Lei ha detto che non aiuterà l'Italia per 80% di migranti che si trovano nel nostro paese, ovvero i migranti economici. Sta accompagnando molti migranti che trovano sul suolo francese alla frontiera francese con l'Italia, Ventimiglia. Presidente Macron noi ci aspettiamo dai Francesi e dalla Francia ben altro aiuto e supporto rispetto a quello dimostrato da lei e dichiarato da lei.


Noi non possiamo permetterci di essere così europeisti come lo è lei, noi abbiamo 9mila chilometri di costa, e l'80 per cento dei migranti che sbarca in Italia sono tutti migranti economici. Il problema come sa è l'identificazione di queste persone che arrivano in Italia, dobbiamo identificarli, dobbiamo capire se sono migranti economici o rifugiati, e solo dopo potremo inviare al suo Paese i profughi e non i migranti economici. Ma il nostro grande problema come Paese, e l'Italia non ce la fa, è l'identificazione di queste migliaia e migliaia di migranti, solo in 48 ore negli ultimi giorni ne sono arrivati circa 12mila.
Noi ci aspettiamo dall'Unione Europea una mano proprio su questo, sulle procedure di identificazione. 

Queste procedure in Italia a volte durano mesi, a volte durano anni, e noi abbiamo bisogno di velocizzarle attraverso un supporto dell'intera Unione Europea, che sostenga queste procedure e ci aiuti a svolgerle nel migliore dei modi. Noi non vogliamo essere definiti eroi, vogliamo un aiuto concreto come popolo italiano perché ci sentiamo parte dell'Unione Europea, e soprattutto contribuiamo al bilancio dell'Unione Europea.
E' ora che tutta l'Europa si faccia carico del problema migrazioni, del problema immigrazione. Non possiamo più nasconderci, non si può più fingere che l'Italia non sia il porto dell'Unione Europea, e che stia ricevendo un numero astronomico di migranti. Presidente Macron, è arrivato il momento del coraggio, è il momento di dimostrare veramente se esiste ancora un'Unione Europea, mettiamoci tutti in marcia per risolvere il problema dell'immigrazione. Mettiamoci tutti in marcia, come piace dire a lei.


(Luigi Di Maio)