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domenica 12 febbraio 2023

Gli attivisti del Movimento 5 Stelle della prima ora (VIDEO)

"Grillo potrebbe lasciare il posto a Di Maio?"

Gli attivisti grillini rispondono senza esitare a questa domanda:

 "Non esiste nessuna leadership, il movimento nasce dal basso e conta ciò che decidono i cittadini".

giovedì 25 marzo 2021

Anche l’Italia fa i conti con il passato | Roberto Rossini (M5S)


Fucilati di guerra - Passa la risoluzione Rossini  - Riabilitiamo la memoria dei nostri caduti.


Oggi la Commissione Difesa, con voto unanime, ha dato il via libera alla risoluzione del deputato marchigiano del Movimento 5 stelle Roberto Rossini, risoluzione che tratta un argomento molto delicato: il problema dei fucilati della Prima Guerra Mondiale.

Chi sono questi fucilati? Perché è un tema delicato? Ce lo spiega il deputato Rossini: «Parliamo di soldati italiani che durante la guerra furono uccisi dalla cosiddetta “mano amica”, cioè da plotoni di militari italiani, in esecuzione di sentenze emesse da tribunali militari italiani, ordinari e straordinari, eseguite in gran parte con processi sommari o senza alcun processo. 
Cose che chiaramente sono accadute in tutti gli eserciti, ma in modo molto più frequente e brutale rispetto agli altri Paesi coinvolti nel conflitto. La giustizia militare italiana all’epoca usò il pugno di ferro per reprimere i reati contro la disciplina e le leggi di guerra, con un comportamento che, visto oggi, appare disumano e cruento».


Un esempio significativo della normativa di guerra in vigore all’epoca è la circolare Cadorna 2910 del novembre 1916. «Ricordo con particolare sconcerto la circolare 2910, in cui il generale Cadorna affermava che non vi fosse altro mezzo idoneo a reprimere i reati contro la disciplina che quello della “immediata fucilazione dei maggiori responsabili, allorché l’accertamento dei responsabili non è possibile” e che in quel caso gli ufficiali avessero “il diritto e il dovere di estrarre a sorte tra gli indiziati alcuni militari e punirli con la pena di morte” per dare l’esempio agli altri» commenta il deputato marchigiano.

«Altri Paesi - fa notare Rossini - hanno fatto i conti da tempo con questa scomoda memoria, riconoscendo i loro fucilati per mano amica come "caduti in guerra", riabilitandoli così agli occhi delle famiglie e del loro Paese. Penso per esempio alla Francia, alla Gran Bretagna, al Canada.
Questo è il motivo della mia risoluzione, per far sì che anche il nostro Paese possa rimarginare questa ferita. Chiaramente nessuno vuole equiparare i fucilati a coloro che sono morti per difendere il proprio Paese. Non parliamo di eroi o medaglie al valore. 
Parliamo di persone che, colpevoli o innocenti che siano, sono comunque vittime di guerra, vittime della grande violenza che un secolo fa sconvolse l’Europa e il mondo. Parliamo quindi di riabilitare i nostri caduti, reintegrare nella memoria nazionale quella pagina dolorosa della nostra storia».

(On. Roberto Rossini – MoVimento 5 Stelle
Camera dei Deputati – segretario IV Commissione Difesa)

sabato 6 marzo 2021

Enrica Sabatini e il Manifesto ControVento di Rousseau

 



Oggi ho rilasciato un’intervista al
Corriere della Sera
nella quale chiarisco alcuni fatti degli ultimi giorni. La condivido con voi, potete farmi sapere cosa ne pensate nei commenti.



Enrica Sabatini, lei è uno dei soci di Rousseau: perché l’Associazione ha deciso di lanciare il manifesto ControVento ?


Dal 2012 siamo cresciuti molto e siamo riusciti a costruire un’infrastruttura digitale con straordinarie potenzialità. La tecnologia però è una condizione necessaria, ma non sufficiente. Per questo motivo abbiamo deciso di definire, in modo chiaro, le buone pratiche attraverso le quali Rousseau può esercitare pienamente un ruolo di garanzia. Il manifesto nasce affinché non sorgano più in futuro contestazioni sul metodo e ci si possa focalizzare sul merito delle scelte.


Nel M5S dicono che è una mossa politica, che state facendo un partito.


Non è una mossa politica, ma un’azione per volare alto e costruire un serio spazio di sintesi democratica. Con il manifesto circoscriviamo quel perimetro solido e ben definito di termini e condizioni di utilizzo dell’ecosistema Rousseau affinché sia possibile realizzarlo


Molti parlamentari vogliono rompere i rapporti con Rousseau, dicono che voi non potete avere un profilo politico autonomo.


Noi lavoriamo per promuovere il valore di un’organizzazione politica, non per essere un’organizzazione politica. Questo è il nostro compito, il resto sono suggestioni.


Nella presentazione del manifesto parlate di «idee ribelli», dite che «non è tempo di avere sogni moderati»: sembra una presa di distanza dal percorso attuale del Movimento.


In realtà credo che la transizione ecologica sia una tra le idee ribelli per eccellenza, totalmente in linea con quelle che il Movimento ha sempre portato avanti.


Grillo ha lanciato un suo manifesto molto lontano dal vostro: non le pare contraddittorio che ci siano due pensieri agli antipodi nel M5S?

Non c’è alcuna contraddizione. Nelle pochissime anticipazioni date abbiamo indicato tra i riferimenti di ispirazione del manifesto proprio Beppe Grillo.

Il M5S cambia e si affida a Giuseppe Conte. Voi sarete ancora parte del progetto? Vi piace l’idea?

Il manifesto è un’azione di forte ridefinizione del modello di partecipazione di Rousseau che posiziona il cittadino al centro di un’architettura politica che nasce dal basso e che gli conferisce un rilevante potere decisionale nella costruzione della linea politica. Questo modello per essere attuato deve essere inserito in un progetto che riconosca questa centralità e che sposi in pieno le traiettorie innovative di un vero movimento digitale. Solo mantenendo questi pilastri, un progetto comune può essere solido.

Voi reclamate il saldo dei corrispettivi che non sono stati versati dai parlamentari. Molti non vogliono versare soldi a Rousseau: finirà in tribunale?

Rousseau ha anticipato i costi di servizi erogati al Movimento e quindi, ovviamente, devono essere corrisposti da quest’ultimo. Sono sicura che il Movimento salderà i debiti sollecitando tutti gli eletti morosi a onorare gli impegni presi all’atto della candidatura di fronte a iscritti e cittadini.

C’è chi contesta l’affidabilità della piattaforma e l’accusa di scarsa trasparenza.

Rousseau utilizza le più moderne tecnologie e segue i più alti standard di affidabilità per il voto online. Il Digital democracy report 2021 redatto dal Solonian democracy institute di Dublino ha comparato piattaforme operanti in 25 Paesi e ha attribuito a Rousseau il punteggio massimo in sicurezza sia per la crittografia sia per la gestione dei dati degli iscritti, oltre a rilevare un elevato standard di qualità per diversi fattori tra cui capacità di esecuzione dell’ecosistema, ampiezza e completezza degli strumenti messi a disposizione sulla piattaforma. Direi che riconoscimenti di questo tipo valgono più di mille polemiche.

( di Enrica Sabatini )

domenica 8 marzo 2020

M5S | il Corona Virus a livello informatico | Covid-19

Da oggi sul sito del Ministero della Salute e della Protezione Civile sono disponibili tutti i dati ufficiali aggiornati sul Covid-19, 
il cosiddetto Coronavirus. 

Una mappa interattiva dettagliata con informazioni approfondite, disponibili e liberamente utilizzabili da tutti.
Sembrerà strano, ma finora le informazioni ufficiali pubblicate sui siti istituzionali non sono stati dati fruibili dai cittadini, ma solo documenti PDF di resoconti giornalieri, di carattere perlopiù
nazionale con alcuni dettagli regionali e altri di livello provinciale. Senza la possibilità di poter usufruire a livello informatico delle informazioni messe a disposizione. 
Dati, quindi, da cui è quasi impossibile estrarre informazioni.

Sono intervenuti sulla questione i deputati del Movimento 5 stelle Paolo Giuliodori, Luca Carabetta e Roberto Rossini. 

«Ci è stato sollevato il problema della fruibilità dei dati pubblicati
dal Ministero della Salute e della Protezione Civile. 
I dati ufficiali pubblicati - spiegano i deputati - non sono in formato machine readable, non sono cioè direttamente accessibili da sistemi automatici di elaborazione e rappresentazione dei dati. 
In pratica non sono trasferibili sui vari programmi per computer con cui lavorare sui dati.

Ma parliamo di informazioni di fondamentale interesse pubblico, quindi è necessario che siano resi disponibili in modo dati
completi, disaggregati il più possibile e aggiornati quotidianamente. Sarebbe auspicabile anche una licenza aperta».

Dall’inizio della diffusione del Coronavirus in Italia giornalisti, scienziati, ricercatori, enti, addetti ai lavori hanno utilizzato i dati sulla diffusione del fenomeno, per creare grafici, mappe, report, analisi, statistiche, previsioni. Sempre, ci auguriamo, partendo da dati ufficiali. Solo che è molto complicato riuscire a farlo se i dati non sono abbastanza esaustivi e liberamente utilizzabili. 


È difficile valutare le variazioni nel tempo o fare aggiornamenti giornalieri dettagliati, cosa fondamentale per tracciare l’evoluzione e la diffusione a livello capillare del fenomeno.

Grazie alla pronta collaborazione con il Ministero per l’Innovazione e il ministro Paola Pisano, da oggi è possibile l’accesso automatico a tutti i dati ufficiali sul Covid-19. 
Una conquista non di poco conto, perché possono essere sfruttati per fornire servizi, infografiche, statistiche, analisi dettagliate e puntuali sul fenomeno, molto utili ai cittadini per avere una maggiore comprensione della reale entità dell’epidemia.

martedì 6 agosto 2019

Reddito di Cittadinanza: Per il M5S "altro che flop"


L'INPS ha pubblicato l’Osservatorio sul Reddito di Cittadinanza, i dati aggiornati sulle domande di Reddito e Pensione di Cittadinanza. A commentare la notizia i parlamentari marchigiani del Movimento 5 stelle Donatella Agostinelli, Mauro Coltorti, Paolo Giuliodori, Martina Parisse, Sergio Romagnoli e Patrizia Terzoni. 



"Al 17 luglio 2019 - spiegano - risultano pervenute all’INPS oltre 1,4 milioni di domande, di cui 905 mila accolte, circa il 65%. 104 mila sono ancora in fase di lavorazione (7%) e 387 mila sono invece state respinte o cancellate (28%). Delle 905 mila domande accettate, 793 mila riguardano il Reddito, con 2,1 milioni di cittadini coinvolti, mentre le restanti 112 mila sono Pensioni, di cui beneficiano 128 mila persone. L’importo medio mensile è pari a 489 euro, 526 per il Reddito e 207 per la Pensione".
Questo il quadro complessivo, ma i portavoce pentastellati entrano nel dettaglio dei numeri a livello locale. "Per quanto riguarda le Marche - specificano - sono state presentate 25.651 richieste, di cui: 13.833 accolte, 1.661 in lavorazione e 10.157 respinte. La misura tocca 32.063 persone, con un importo medio mensile di 413 euro. Nella provincia di Ancona sono andate a buon fine 4.354 domande, che coinvolgono 10.489 persone. L'importo medio è 409 euro".

Piuttosto soddisfatti i parlamentari 5stelle, che rispediscono al mittente le molte critiche di questi mesi: "a chi parla di flop, di risultati sotto le attese, rispondiamo con i numeri. 905 mila domande andate in porto in meno di 4 mesi, con più di 2 milioni di cittadini interessati. E facciamo anche notare - aggiungono - come nel solo mese di giugno siano arrivate quasi 100 mila richieste. Altro che flop. Sono numeri importanti, che dimostrano invece la bontà del nostro provvedimento".
"Grazie al Reddito e alla Pensione di Cittadinanza - concludono i parlamentari anconetani - stiamo costruendo le fondamenta di uno Stato più giusto. Stiamo aiutando tante persone in difficoltà, persone che vivevano nella miseria, che non sapevano come arrivare alla fine del mese. Persone che non avevano futuro e che adesso invece hanno di nuovo una speranza. Tutto il resto sono solo chiacchiere".

Ecco l'elenco delle domande accolte nei vari Comuni della provincia di Ancona:
Agugliano 25, Ancona 1366, Arcevia 35, Barbara 12, Belvedere Ostrense 16, Camerano 30, Camerata Picena 11, Castelbellino 29, Castelfidardo 109, Castelleone di Suasa 9, Castelplanio 14, Cerreto d'Esi 36, Chiaravalle 167, Corinaldo 22, Cupramontana 46, Fabriano 342, Falconara Marittima 311, Filottrano 41, Genga 11, Jesi 401, Loreto 123, Maiolati Spontini 29, Mergo 9, Monsano 13, Monte Roberto 20, Monte San Vito 27, Montecarotto 12, Montemarciano 76, Morro d'Alba 16, Numana 29, Offagna 12, Osimo 192, Ostra 40, Ostra Vetere 21, Poggio San Marcello 5, Polverigi 14, Rosora 17, San Marcello 9, San Paolo di Jesi 0, Santa Maria Nuova 33, Sassoferrato 85, Senigallia 409, Serra de' Conti 7, Serra San Quirico 20, Sirolo 19, Staffolo 11, Trecastelli 73.

giovedì 11 luglio 2019

Maltempo nelle Marche | GIULIODORI M5S | chiederemo stato di emergenza


“Sono rientrato ieri da Roma per vedere con i miei occhi gli effetti del terribile nubifragio che ci ha colpito e monitorare la situazione” così l’oorevole osimano Paolo Giuliodori nella sua dichiarazione del post maltempo che ha colpito la Riviera del Conero “A Numana la situazione è già tornata alla normalità, gli stabilimenti balneari hanno riaperto e i turisti sono di nuovo sulle spiagge. 


Intanto ieri alla Camera abbiamo chiesto al governo di dichiarare il prima possibile lo stato di emergenza per attivare l'intervento della Protezione Civile e di accedere ai fondi per il risarcimento dei danni. Una bufera incredibile si è abbattuta sulle Marche, un evento catastrofico di dimensioni eccezionali. La situazione è grave e c’è bisogno dell’intervento urgente del governo. 

Si sono subito resi operativi i parlamentari del Movimento 5 stelle, nello specifico i deputati che fanno parte delle commissioni di riferimento: Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici alla Camera, e Paolo Giuliodori, membro della Commissione Finanze alla Camera. 




Queste le dichiarazioni di Patrizia Terzoni «Nel mio intervento di fine seduta alla Camera ho chiesto ufficialmente al governo di dichiarare lo stato di emergenza per tutte le regioni colpite dal maltempo di ieri: Marche, Abruzzo ed Emilia Romagna». 
Mentre Giuliodori sottolinea «C’è bisogno della massima urgenza, in modo da permettere quanto prima alla Protezione Civile di attivare gli interventi di assistenza alla popolazione, ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche. Oltre a provvedere alla ricognizione dei danni». 

Come dichiarano infatti la deputata fabrianese e il deputato osimano, «i danni sono numerosissimi, sia sulla costa che nell'entroterra, e i comuni colpiti dal disastro hanno urgente bisogno dell’aiuto dello Stato per rialzarsi il più velocemente possibile, anche in virtù del fatto che si tratta di luoghi di villeggiatura dove siamo in piena stagione. 
Il turismo balneare rappresenta la fonte di entrate più importante, fondamentale per la sopravvivenza della nostra piccola economia». 


Spiegano i deputati M5S “Il nubifragio che ha colpito le nostre zone ha causato purtroppo una quantità di danni ingenti alle strutture pubbliche e private di molti comuni delle Marche, in particolare nella provincia di Ancona. Danni particolarmente gravi sono stati registrati sul litorale del Conero”. 

E Giuliodori conclude «Intanto l’allerta meteo prosegue: il bollettino della Protezione civile regionale ha dichiarato allerta gialla fino alla mezzanotte di oggi. Quindi massima prudenza». 

Il gruppo M5S marchigiano ha dato la piena disponibilità a collaborare, è in continuo contatto con le diverse autorità e sta monitorando con attenzione tutti risvolti della situazione. «In qualità di rappresentanti del territorio nelle Commissioni di riferimento, siamo in continuo contatto con le istituzioni che si stanno occupando della questione e stiamo offrendo massima disponibilità e massimo supporto a tutti. Dobbiamo unire le forze e collaborare per il bene della comunità. La situazione deve tornare alla normalità il prima possibile».

mercoledì 3 luglio 2019

Sea Watch | il Movimento 5 Stelle smentisce audizione alla Camera


L'Ong a cui fa capo la nave olandese comandata da Carola Rakete dovrebbe partecipare a un’audizione davanti alle commissioni Affari costituzionali e Giustizia nell’ambito dell’esame del decreto Sicurezza bis.


Sea Watch è stata invitata a parlare alle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera mercoledì 3 luglio a Montecitorio nell’ambito dell’esame del decreto Sicurezza bis.

La Lega si è subito infuriata esprimendo tutto il proprio sdegno per l’iniziativa, attraverso una dichiarazione del sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, che ha sottolineato: ”Da una parte il governo difende l'Italia, dall’altra vengono considerati interlocutori dei fuorilegge che speronano le navi della Guardia di Finanza”.


Pronta la replica dei grillini, per bocca di Giuseppe Brescia e Francesca Businarolo, presidenti delle due commissioni di Montecitorio: “Le richieste di audizione sono state effettuate entro martedì 25 giugno. Ricordiamo che nella scorsa legislatura il comitato Schengen ascoltò in audizione il presidente di Sea Eye e un senatore della Lega ebbe l’opportunità di fare domande e ricevere risposte”. Oggi Brescia torna sulla questione sottolineando che “nonostante alcune fantasiose ricostruzioni giornalistiche, la richiesta di audire Sea Watch in commissione Affari Costituzionali e Giustizia sul decreto sicurezza-bis è pervenuta dai gruppi Partito Democratico e Misto  + Europa. 

Non c’è stato dunque nessun invito da parte del Movimento 5 Stelle, né le presidenze avrebbero potuto opporsi a una legittima richiesta delle opposizioni”


Per l’edizione cartacea de Il Messaggero si tratta più di una “provocazione”, come la definiscono anche i vertici della Lega. Il quotidiano romano dà voce alla reazione di Molteni: “Mentre il ministro Salvini, insieme al premier Conte e ai ministri Trenta e Toninelli sono impegnati a proteggere i confini e la legge, apprendiamo con sorpresa che la Sea Watch sarà audita in Commissione per discutere il Decreto legge sicurezza Bis. Da una parte il governo difende l’Italia, dall’altra vengono considerati interlocutori dei fuorilegge che speronano le navi della Guarda di finanza”.

(Fonte: AGI)

martedì 22 gennaio 2019

Reddito di Cittadinanza e Quota Cento "spiegato bene" (VIDEO)


Il reddito anche come misura di tutela in caso di recessione, lo ha spiegato il vicepremier Luigi Di Maio durante la kermesse pentastellata di presentazione del decretone. 


"Con il reddito di cittadinanza, se mai ci sarà la recessione, io non so se andremo in recessione, noi metteremo in sicurezza le fasce più deboli, non faremo come gli altri". Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio dal palco dell'evento M5S chiedendo agli eletti del Movimento di "spiegare agli italiani come accedere agli strumenti varati e non andare in giro a dire cosa abbiamo fatto".
"Mi sono presentato come avvocato del popolo. Oggi mi presento come garante di un nuovo patto sociale tra i cittadini e lo Stato: vogliamo realizzare questo nuovo patto sociale e io sarò garante dell'attuazione". Lo dice il premier Giuseppe Conte all'evento M5s sul reddito di cittadinanza. "Vogliamo che tutti i cittadini - ha aggiunto - possano prenderne parte: il reddito sarà pilastro portante e vigilerò con tutti gli strumenti a disposizione affinché questo progetto non sia deturpato da furbizie, abusi e storture di sorta".

Durante la kermesse è stata annunciata anche la nomina, da parte del governo di Lino Banfi a commissario dell'Unesco.
DIRETTA


"Avevamo promesso la pensione di cittadinanza, e anche i pensionati entreranno in questo programma. Ovviamente per queste persone non varrà la parte di politiche attive del lavoro, ma i principi di accesso sono gli stessi che per il reddito. La pensione di cittadinanza interesserà 500mila nonni italiani a cui miglioreremo un po' la qualità della vita", dice il ministro del Lavoro.
"La card per il reddito sarà una normale Poste pay per non discriminare nessuno ma non potrà essere spesa nel gioco d'azzardo", annuncia Di Maio.

"Quota 100 è uno strumento di cui andiamo orgogliosi: ha ricevuto tantissime critiche ma potranno andare in pensione fino a 620mila persone. Non sappiamo quanti aderiranno ma saranno sicuramente di più di quelli dell'anno scorso. Sarà occasione non solo di turn over per i giovani ma anche di cambiare la P.a", ha detto ancora.
"Mimmo Parisi sarà il capo dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro: ha accettato di tornare in Italia e darci una mano". Ha detto Di Maio invitando sul palco il professore che ha inventato la figura del "navigator" per favorire la ricerca del lavoro. Di Maio lo presenta, con un lapsus, come un "italo-pugliese": "L'ho conosciuto qualche mese fa alla Camera e mi ha raccontato quello che sta facendo da professore in Mississippi".

"Si è detto, anche un po' per denigrare, che il reddito era uno strumento per stare sul divano. Noi crediamo sia uno strumento di politica attiva del lavoro. Ma la platea a cui viene diretto è fatta di persone perbene, che proprio perché sono rimaste perbene, sono rimaste in difficoltà". "E va da se che conviene accettare la prima offerta, entro 100 chilometri", sottolinea Di Maio che spiega come, nei primi 12 mesi, "arriverà in ogni caso una prima offerta entro 250 km".
"La settimana prossima firmiamo il decreto ministeriale che permetterà alle imprese di abbassare il costo del lavoro riducendo del 30% i premi Inail". Lo annuncia il vicepremier Luigi Di Maio all'evento M5s sul reddito di cittadinanza. "E poi c'è un miliardo di euro per le start up innovative: nascerà il Fondo start up innovazione per tutti i giovani che vanno all'estero", aggiunge.

"Contro tutto questo il Pd sta raccogliendo le firme per fare il referendumè una roba allucinante, raccolgono le firme per togliere un diritto umano. Chi è causa del suo mal pianga se stesso". Lo afferma Alessandro Di Battista dal palco dell'evento M5S sul reddito di cittadinanza.
Scenografia giallo-blu con le scritte "reddito di cittadinanza" e "quota 100" in bianco per l'evento organizzato dal M5S sul decretone atteso in Parlamento. Al centro, dietro il palco, un maxi-schermo proietta video e slide. Allo spazio evento di via Palermo sono già arrivati numerosi ministri, da Danilo Toninelli a Alfonso Bonafede mentre da poco è arrivato anche il premier Giuseppe Conte. Presenti il vicepremier Luigi Di Maio e Davide Casaleggio mentre Beppe Grillo, assente per motivi personali, si collegherà via Skype. Presenti, inoltre i parlamentari M5S e la capogruppo nella Regione Lazio Roberta Lombardi. E da qualche minuto è entrato in sala anche Alessandro Di Battista.
"Nessuno ci credeva. E invece finalmente ce l'abbiamo fatta: abbiamo ottenuto reddito e quota 100". Così il ministro Danilo Toninelli, arrivando alla convention dei 5Stelle.
(Fonte ANSA.it)

mercoledì 12 dicembre 2018

Giuseppe Conte e Giovanni Tria partono per Bruxelles (VIDEO)

Manovra - Giuseppe Conte e Giovanni Tria partono per Bruxelles dove incontrano Juncker. Comincia la fase decisiva per la manovra di bilancio italiana. Sul tavolo, una domanda drammatica: come evitare la procedura d'infrazione contro l'Italia? Il ministro dell'Economia ha detto che lui ridurrebbe il deficit ma che la decisione sul come spetta alla politica. Ridurre gli stanziamenti per quota 100 e reddito di cittadinanza? Sì, ma come? Si parla di un rinvio temporale di qualche mese del reddito di cittadinanza e di mandare in pensione prima quelli di quota 100 rinviando al 2020 i pensionandi di "quota 104".

Ma Lega e M5S non ci stanno. La questione si fa sempre più delicata e i tempi sempre più stretti. Conte, in assenza di un accordo nel governo, potrebbe chiedere uno slittamento fino al 19. Salvini e Di Maio chiedono che la Ue non usi due pesi e due misure tra Italia e Francia, ma il bilancio francese arriverà a primavera. 

(FonteLaPresse)

domenica 20 maggio 2018

Luigi Di Maio (M5S) Piazza pienissima ad Ancona (VIDEO)




Il Tour fa tappa ad ANCONA a sostenere la Candidata Sindaco DANIELA DIOMEDI



Il Sindaco di Castelfidardo ROBERTO ASCANI, il Sindaco di Fabriano GABRIELE SANTARELLI, GIULIA SARTI, CARLA RUOCCO, EMILIO CARELLI, RICCARDO FRACCARO, LUIGI DI MAIO.


giovedì 15 marzo 2018

La telefonata di Matteo Salvini a Luigi Di Maio (VIDEO)








Poco dopo le ore 20 ho ricevuto una telefonata da Matteo Salvini. Mi fa piacere raccontarvi cosa ci siamo detti perché voglio che tutto avvenga nella massima trasparenza.
Ho ricordato a Salvini che il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica del Paese, con il 32% dei voti, pari a quasi 11 milioni di italiani che ci hanno dato fiducia, e che alla Camera abbiamo il 36% dei deputati. Per noi questa volontà è sacrosanta e vogliamo che venga rispecchiata attraverso l'attribuzione al MoVimento della presidenza della Camera dei Deputati. Questo ci permetterà di portare avanti, a partire dall'Ufficio di Presidenza, la nostra battaglia per l'abolizione dei vitalizi e tanto altro.
Così come Salvini ha riconosciuto il nostro straordinario risultato, anche io ho riconosciuto il successo elettorale ottenuto dalla Lega.
Domani i nostri capigruppo Giulia Grillo e Danilo Toninelli si confronteranno anche con le altre forze politiche.
L’interlocuzione sulle presidenze delle Camere, come abbiamo già detto, è slegata da ciò che riguarderà la formazione del governo.

Ps: non è in programma nessun incontro
(di Luigi Di Maio)

lunedì 5 marzo 2018

Nelle MARCHE il MoVimento 5 Stelle fa il pieno






CAMERA


Roberto Cataldi   

Mirella Emiliozzi  37,17% 

Patrizia Terzoni  35,22% 

Roberto Rossini 

Martina Parisse 

Paolo Giuliodori 

Rachele Silvestri 

Maurizio Cattoi  36,28% 

Andrea Cecconi  34,98% (espulso) 



SENATO 


Donatella Agostinelli  33,57% 

Sergio Romagnoli   

Rossella Accoto

Mauro Coltorti  33,05% 

Giorgio Fede  35,98%



lunedì 6 novembre 2017

Giancarlo Cancelleri e Luigi Di Maio GRAZIE A TUTTI (VIDEO)




Sorridete! Oggi è un giorno di festa. I siciliani hanno mandato un segnale forte e inequivocabile: siamo di gran lunga la prima forza politica della regione. Questo è un messaggio per tutta l'Italia: che insieme possiamo cambiare davvero questo Paese. Abbiamo doppiato gli altri partiti e siamo anche sopra la coalizione di centro sinistra e sinistra messe insieme. Abbiamo tenuto testa alla grande all'accozzaglia del centrodestra che ha vinto per una "manciata" di voti: quelli degli impresentabili. Per questo non ho chiamato Musumeci. La sua vittoria, lo ribadisco, è stata contaminata dalla presenza massiccia degli impresentabili nelle sue liste.




Qualcuno spieghi ai siciliani da dove provengono le (tantissime) preferenze di Genovese jr. Noi l'abbiamo denunciato. Ho chiamato la Commimssione Antimafia che ancora non ha pubblicato i nomi. Con Luigi abbiamo provato a coinvolgere pure l'OSCE. Ho chiesto a tutti i media nazionali di parlarne ma hanno continuato a tacere sull’argomento, diventando complici degli impresentabili. Fosse stata una vittoria pulita la sua, lo avrei chiamato. Ma non lo è e mi dispiace.
Noi inizieremo a fare quello che abbiamo detto in campagna elettorale. Il nostro programma è lì: troveremo il modo di realizzarlo per quanto possibile. Abbiamo un dovere morale nei confronti delle centinaia di migliaia di voti puliti e liberi che abbiamo ricevuto. Oggi è un giorno di festa e spero che da qui parta l'onda che arriverà in tutta Italia. Voglio ringraziare anche tutti quelli che si sono spesi in questa campagna elettorale. I nostri attivisti, i nostri portavoce, tutto lo staff, Luigi Di Maio e ovviamente Elena che mi è sempre stata vicino. Grazie a tutti, e viva la Sicilia.

(Luigi Di Maio)

sabato 14 ottobre 2017

5 giorni a 5 stelle del 13 ottobre 2017 #Fiducie (VIDEO)





È passato con ben tre ricorsi alla fiducia, alla Camera, ed il solo

voto conclusivo a scrutinio segreto il cd. Rosatellum bis, la nuova

legge elettorale che nasce per "punire" il MoVimento 5 Stelle ha
superato il primo scoglio, quello più semplice, della Camera dei Deputati.
Ascoltiamo nelle parole di Luigi Di Maio la determinazione del
gruppo pentastellato e l'importanza che i cittadini possono avere in questo
delicatissimo passaggio di fine legislatura.



Tra gli effetti dell'accordo sulla legge elettorale c'è anche quello di

bloccare la battaglia che sembrava quasi vinta sul whistleblowing,
ovvero il segnalatore dei casi di corruzione. Il testo infatti, a prima firma
Businarolo (M5S), è stato impantanato alla Camera Alta dall'ostruzionismo dei
gruppi di Lega e Forza Italia cui ha fatto da spalla il Partito Democratico.
Nicola MorraGiovanni Endrizzi e Vito
Crimi è affidato il compito di spiegarci l'importanza di questa legge
e lo stato dell'arte.




Ci spostiamo a Strasburgo per ascoltare dalla voce di Rosa D'Amato la
posizione del MoVimento 5 Stelle in Europa sul
caso Ryanair, la nota compagnia low-cost irlandese che pur avendo
ricevuto molte sovvenzioni non ha saputo garantire né il rispetto dei diritti
dei lavoratori né quello dei viaggiatori.

Torniamo a Palazzo Madama per ascoltare da Maurizio Buccarella e Stefano
Lucidi
 i motivi dell'astensione del MoVimento 5 Stelle sulle nuove
misure che dovrebbero regolare i fallimenti qualora il
provvedimento trovasse l'accordo della Camera dei Deputati.

Spostiamo i nostri obiettivi a Strasburgo stavolta per ascoltare prima Marco
Valli
 chiedere più controlli e trasparenza nell'utilizzo dei fondi
europei
 ed infine Fabio Massimo Castaldo chiedere con
forza verità sul caso di Giulio Regeni.

Concludiamo ancora dall'Europa, ma stavolta da Bruxelles, per
ascoltare Vito Crimi introdurre il tema dell'Europol,
una intelligence europea che avrà il compito di difenderci dal terrorismo
internazionale ed il cui operato è soggetto al controllo dei nostri
rappresentanti in Parlamento.


(Movimento 5 Stelle)