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giovedì 22 agosto 2019

Nuove consultazioni da Martedì | Le parole del Presidente Mattarella


"Svolgerò nuove consultazioni che inizieranno nella giornata di martedì prossimo per trarre le conclusioni e assumere le decisioni necessarie" 


Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine delle consultazioni al Quirinale. "Sono possibili solo governi che ottengono la fiducia del Parlamento con accordi dei gruppi su un programma per governare il Paese, in mancanza di queste condizioni la strada è quella delle elezioni".  
"Il ricorso agli elettori è necessario se il parlamento non è in grado di esprimere una maggioranza di governo. Mi è comunicato che sono state avviate iniziative tra partiti. Ho il dovere di richiedere decisioni sollecite".
Le parole di Mattarella


La trattativa tra M5s e Pd per tentare di formare un nuovo governo è nel vivo. L'assemblea dei gruppi M5S ha dato mandato per acclamazione al capo politico Luigi Di Maio e ai capigruppo Stefano Patuanelli e Francesco D'Uva ad incontrare la delegazione del Pd. 

Poco dopo la replica del PD: "Dalle proposte e dai principi da noi illustrati al Capo dello Stato e dalle parole e dai punti programmatici esposti da Di Maio, emerge un quadro su cui si può sicuramente iniziare a lavorare" ha affermato il segretario Dem Zingaretti.

(Fonte ANSA)

sabato 16 febbraio 2019

Mattarella andrà da Macron



Italia-Francia, Mattarella vede l'ambasciatore rientrato a Roma e accetta l'invito di Macron

Masset: importanti per Parigi le relazioni tra i due paesi, collaborare nel dialogo

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto oggi al Quirinale l'Ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset che gli ha consegnato una lettera del Presidente Macron di invito a compiere una visita di Stato in Francia. Il Presidente Mattarella nel ringraziare ha cordialmente accettato l'invito.
"Il presidente della Repubblica Macron e tutti i ministri del governo francese che ho incontrato in questi giorni di consultazioni a Parigi mi hanno ribadito quanto sia importante per loro la relazione tra Francia e Italia". Lo ha detto l'ambasciatore francese Christian Masset incontrando i giornalisti a Palazzo Farnese dopo il suo ritorno a Roma. "Non neghiamo che ci siano divergenze o dei disaccordi su dei temi, ma tutto si può affrontare nel dialogo e nel rispetto reciproco. Siamo pronti a lavorare su tutti i temi nell'interesse dei nostri due Paesi". 


Masset, dopo essere stato richiamato a Parigi per consultazioni lo scorso 7 febbraio, è sbarcato alle 15.30 all'aeroporto di Fiumicino con un aereo di linea.
L'ambasciatore di Francia, Christian Masset, "riparte oggi per Roma" aveva poco prima annunciato, ai microfoni di RTL, la ministra per gli Affari europei, Nathalie Loiseau. "Mattarella ha telefonato a Macron, i presidenti si sono parlati - ha riferito la ministra francese - hanno ribadito quanto sia importante l'amicizia tra Francia e Italia. Abbiamo ascoltato dei leader politici che si erano lasciati andare a parole o comportamenti francamente non amichevoli e inaccettabili, mostrare rammarico", ha evidenziato Nathalie Loiseau.
"Abbiamo udito Salvini dire che non voleva una guerra con la Francia - ha continuato la Loiseau - e abbiamo sentito Di Maio dire cose complicate ma era stato lui a mettersi da solo in una situazione molto complicata. Credo che gli italiani abbiano bisogno della Francia, quindi lavoriamo insieme".

Soddisfazione è stata espressa dalla ministra francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, per la presa di distanze di Luigi Di Maio, da Christophe Chalencon, il controverso gilet giallo che il vicepremier aveva incontrato dieci giorni fa nella banlieue di Parigi insieme ad altri rappresentanti della lista Ric di casacche gialle e che ha più volte evocato la guerra civile e la destituzione del presidente Emmanuel Macron. In un tweet pubblicato questa sera, Loiseau scrive: "Sana condanna del comportamento del signor Chalencon da parte di Luigi di Maio. Dobbiamo ritrovare la relazione di amicizia e rispetto reciproco, all'altezza della nostra storia e del nostro destino comune". In un altro tweet, Loiseau sottolinea l'invito a Parigi rivolto dal presidente francese Emmanuel Macron al presidente italiano Sergio Mattarella.

(Fonte ANSA.it)

mercoledì 23 maggio 2018

Giuseppe Conte incaricato dal Presidente Mattarella a formare il Governo (VIDEO)




Il Presidente della Repubblica SERGIO MATTARELLA ha conferito l'incarico di Governo con riserva al 
Prof. GIUSEPPE CONTE nei prossimi giorni verrà sciolta la riseva da parte del Presidente non appena CONTE nominerà i Ministri che saranno convalidati da MATTARELLA. 



Il 27 febbraio 2018 è presentato da LUIGI DI MAIO come candidato alla posizione di ministro della pubblica amministrazione in caso di vittoria del Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche.
Lo stesso giorno dà le dimissioni dal Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa

lunedì 2 febbraio 2015

Il metodo di voto "pseudo-mafioso" in Parlamento (Per eleggere il Presidente)



Un sistema simile a quello usato dalla mafia per controllare il voto.
È quello che gli "onorevoli" hanno applicato in aula per eleggere il Presidente della Repubblica. Gli è servito per contarsi, serrare le fila ed evitare i "franchi tiratori".

Gli è servito per impedire la libera espressione del voto.

Un metodo semplice, semplice.

Efficace quanto un colpo di pistola alla tempia.

Scrivevano sulla scheda lo stesso candidato, ma in forme diverse: mettendo il nome prima del cognome e viceversa, scrivendo per esteso il cognome e lasciando il nome indicato dalla prima lettera seguita dal punto, e viceversa. Le combinazioni erano diverse, e ognuna di queste riconduceva al gruppo parlamentare che aveva dato indicazione.



Pensate.
Fanno leggi per punire con la reclusione il voto di scambio politico-mafioso (416-ter), poi lo usano in Parlamento in occasione dell'elezione della più alta carica dello Stato.

Queste le espressioni usate per indicare il candidato Sergio Mattarella:
'Sergio Mattarella'
'Mattarella Sergio'
'Mattarella'
'Mattarella S.'
'S. Mattarella'
'On. Sergio Mattarella'
'On. Mattarella'
'Prof. Mattarella'

Dietro ogni sigla c'è un gruppo parlamentare che tira il guinzaglio a senatori e deputati.

Il Movimento 5 Stelle aveva chiesto alla presidente della Camera Laura Boldrini una lettura omogenea delle schede in fase di scrutinio: si pronunci il nome "Mattarella" e basta. Per ritrovare un minimo di decenza e legalità in questa farsa.

Ovviamente ci hanno risposto picche.
Bisognava dare l'esempio a chi sta fuori, si capisce.

Tranquilli, non vi chiedo di vergognarvi.
La vergogna è per voi un sentimento troppo elevato perché possiate permettervelo.


domenica 1 febbraio 2015

Sergio Mattarella eletto dodicesimo Presidente della Repubblica



Sergio Mattarella (Palermo, 23 luglio 1941) è un politico italiano, presidente della Repubblica eletto il 31 gennaio 2015. Deputato dal 1983 al 2008, prima per la Democrazia Cristiana e poi per il Partito Popolare Italiano e la Margherita, e più volte ministro, dal 2011 è giudice costituzionale di nomina parlamentare. A gennaio 2015, con le dimissioni di Giorgio Napolitano e la necessità di una nuova elezione, Mattarella è stato nuovamente al centro delle trattative tra le principali forze politiche. Il 29 gennaio, su proposta del segretario del Partito Democratico e presidente del Consiglio Matteo Renzi, l'assemblea degli elettori del Partito Democratico ha deciso all'unanimità di votare il nome di Mattarella nella quarta votazione delle elezioni del Presidente della Repubblica senza attendere che gli altri partiti consultati sciogliessero le riserve sulla candidatura.