giovedì 30 ottobre 2014

Revocato il vitalizio a Totò Cuffaro una vittoria del M5S





RISULTATO M5S: VITALIZI DA ABOLIRE.

Durante #Italia5Stelle dissi che l'abolizione del vitalizio per i politici condannati sarebbe diventata una vittoria grazie al M5S. Oggi l'avvocatura dello Stato si è espressa per la revoca del vitalizio a Cuffaro, condannato per mafia, reati contro la p.a. e interdetto dai pubblici uffici. Una vittoria del M5S che diverrà ancor più grande quando TUTTI i vitalizi erogati ai politici condannati verranno aboliti anche se, per esempio, non saranno stati interdetti dai pubblici uffici. Ora tocca agli altri...

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martedì 28 ottobre 2014

Nessun vilipendio, solo informazioni. Ecco 12 azioni commesse


Occorre dosare le parole, esiste infatti il reato di vilipendio nei confronti del Capo dello Stato ma i fatti sono fatti. Ecco 12 azioni commesse da questo soggetto, politicamente, indecoroso.

1. Giorgio Napolitano è entrato in Parlamento l'anno della morte di Stalin. Era il 1953 e i suoi 61 anni di politica sono costati al contribuente italiano oltre 16 milioni di euro tra stipendi e rimborsi vari.
2. Nel 1956, quando i carri armati sovietici massacravano gli studenti a Budapest dichiarava che l'URSS stava portando la pace in Ungheria. 
3. Nel 1981 definì le parole di Berlinguer sulla questione morale (“I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali”) “vuote invettive”.
4. Nel 1993, quando la Guardia di Finanza si presentò alla Camera per richiedere gli originali dei bilanci dei partiti (in epoca tangentopoli) il Segretario generale della Camera, su ordine dell'allora Presidente Napolitano, oppose ai finanziari l'immunità di sede, ovvero il divieto per le forze dell'ordine di entrare a Montecitorio.
5. Durante il processo sulle tangenti ENIMONT Craxi, dichiarò all'allora PM Di Pietro che “non è credibile che il Presidente della Camera, onorevole Giorgio Napolitano, che è stato per molti anni ministro degli Esteri del PCI e aveva rapporti con tutta la nomenklatura comunista dell'Est a partire da quella sovietica, non si fosse mai accorto del grande traffico (di finanziamento irregolare) che avveniva sotto di lui”.
6. Mentre è Ministro degli Interni viene criticato per non aver fatto sorvegliare Licio Gelli, boss della P2, condannato, tra l'altro, per depistaggio sulla Strage di Bologna e bancarotta fraudolenta (Banco Ambrosiano), che riesce a fuggire all'estero.
7. Il Ministro degli Interni Napolitano, con la legge Turco-Napolitano, istituisce i CPT, i Centri di Permanenza Temporanea, vere e proprie prigioni per clandestini in mano alle solite cooperative degli amici degli amici.
8. Era Ministro degli interni quando venne posto il segreto di stato sulle confessioni del camorrista Schiavone che già nel 1997 aveva raccontato il dramma della Terra dei Fuochi.
9. Da Presidente della Repubblica firma senza batter ciglio (pur potendo esercitare il potere di rinvio presidenziale) due leggi-porcate berlusconiane: Lodo Alfano e Legittimo Impedimento. Entrambe le leggi vengono poi dichiarate incostituzionali dalla Corte.
10. Nel 2012 concede la grazie al colonnello USA Joseph L. Romano condannato, assieme ad altri 22 agenti della CIA, per il rapimento ed il sequestro sul territorio italiano dell'Imam di Milano Abu Omar.
11. Ha mantenuto una condotta poco trasparente riguardo al processo sulla Trattativa Stato-Mafia. Ha sollevato il Conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte costituzionale nei confronti della Procura della Repubblica di Palermo, in merito ad alcune intercettazioni telefoniche indirette riguardanti lo stesso Capo dello Stato. Intercettazioni che poi sono state distrutte. Inoltre non ha espresso alcuna solidarietà al PM Di Matteo quando quest'ultimo ha ricevuto una vera e propria condanna a morte dal boss Totò Riina.
12. Non si è presentato spontaneamente ai giudici di Palermo che lo volevano interrogare nell'ambito del processo sulla Trattativa. Sarà costretto solo dalla decisione della Corte di Assise di Palermo.

Noi non dimentichiamo Presidente, noi non stiamo zitti perché il silenzio è mafia. La rete è libera e queste informazioni viaggeranno per l'eternità e tutti sapranno cosa lei ha fatto. Con rispetto.



Alessandro Di Battista

sabato 25 ottobre 2014

TOGLIAMO I SOLDI AI GIORNALI E USIAMOLI PER RIPARARE LE SCUOLE!


Prima di entrare al governo, Renzi si sciacquava la bocca con le proposte per aiutare "il sociale", fra queste ce n'era una in comune con il M5S: l'abolizione del finanziamento pubblico ai giornali. Nel video troverete anche le sue dichiarazioni del 2012.


Poi è successo che, come al solito, alle sue promesse non sono seguiti i fatti. Noi saremmo pronti a votare da subito l'abolizione del finanziamento pubblico ai giornali, abbiamo anche la nostra proposta, depositata alla Camera a prima firma del mio collega Giuseppe Brescia

Ma forse Renzi preferisce che lo Stato continui a finanziare i giornali dato che ora lo aiutano in tutto e per tutto, soprattutto a disinformare i cittadini sul MoVimento 5 Stelle. E chi se la lascia scappare l'occasione di screditare - gratis per lui, ma non per i cittadini - l'unica opposizione che questo paese ha visto negli ultimi decenni?

Non giudicate i politici per quello che dicono - diffidate soprattutto dagli annunci su Twitter - ma semmai giudicate i politici per le proposte che depositano REALMENTE alla Camera.

Infine un GRAZIE DI CUORE a tutti voi che ci state dando una mano a diffondere questi contenuti che non passerebbero mai in TV. L'ultimo video di #InformiamoliTutti - grazie alle vostre condivisioni - ha ricevuto 400 MILA VISUALIZZAZIONI!! Avete visto che insieme possiamo fare cose davvero STRAORDINARIE?!

A riveder le stelle!

Circo Massimo - MoVimento 5 Stelle - Visioni...dall’alto (drone)