lunedì 2 febbraio 2015

Il metodo di voto "pseudo-mafioso" in Parlamento (Per eleggere il Presidente)



Un sistema simile a quello usato dalla mafia per controllare il voto.
È quello che gli "onorevoli" hanno applicato in aula per eleggere il Presidente della Repubblica. Gli è servito per contarsi, serrare le fila ed evitare i "franchi tiratori".

Gli è servito per impedire la libera espressione del voto.

Un metodo semplice, semplice.

Efficace quanto un colpo di pistola alla tempia.

Scrivevano sulla scheda lo stesso candidato, ma in forme diverse: mettendo il nome prima del cognome e viceversa, scrivendo per esteso il cognome e lasciando il nome indicato dalla prima lettera seguita dal punto, e viceversa. Le combinazioni erano diverse, e ognuna di queste riconduceva al gruppo parlamentare che aveva dato indicazione.



Pensate.
Fanno leggi per punire con la reclusione il voto di scambio politico-mafioso (416-ter), poi lo usano in Parlamento in occasione dell'elezione della più alta carica dello Stato.

Queste le espressioni usate per indicare il candidato Sergio Mattarella:
'Sergio Mattarella'
'Mattarella Sergio'
'Mattarella'
'Mattarella S.'
'S. Mattarella'
'On. Sergio Mattarella'
'On. Mattarella'
'Prof. Mattarella'

Dietro ogni sigla c'è un gruppo parlamentare che tira il guinzaglio a senatori e deputati.

Il Movimento 5 Stelle aveva chiesto alla presidente della Camera Laura Boldrini una lettura omogenea delle schede in fase di scrutinio: si pronunci il nome "Mattarella" e basta. Per ritrovare un minimo di decenza e legalità in questa farsa.

Ovviamente ci hanno risposto picche.
Bisognava dare l'esempio a chi sta fuori, si capisce.

Tranquilli, non vi chiedo di vergognarvi.
La vergogna è per voi un sentimento troppo elevato perché possiate permettervelo.


domenica 1 febbraio 2015

Sergio Mattarella eletto dodicesimo Presidente della Repubblica



Sergio Mattarella (Palermo, 23 luglio 1941) è un politico italiano, presidente della Repubblica eletto il 31 gennaio 2015. Deputato dal 1983 al 2008, prima per la Democrazia Cristiana e poi per il Partito Popolare Italiano e la Margherita, e più volte ministro, dal 2011 è giudice costituzionale di nomina parlamentare. A gennaio 2015, con le dimissioni di Giorgio Napolitano e la necessità di una nuova elezione, Mattarella è stato nuovamente al centro delle trattative tra le principali forze politiche. Il 29 gennaio, su proposta del segretario del Partito Democratico e presidente del Consiglio Matteo Renzi, l'assemblea degli elettori del Partito Democratico ha deciso all'unanimità di votare il nome di Mattarella nella quarta votazione delle elezioni del Presidente della Repubblica senza attendere che gli altri partiti consultati sciogliessero le riserve sulla candidatura.

sabato 31 gennaio 2015

#5giornia5stelle - puntata del 30 gennaio 2015 #romanzoquirinale



Il TG del Movimento Cinque Stelle da far vedere ad...amici...parenti...famigliari...tramite TABLET...SMARTPHONE...PC...siamo attivisti informiamo i cittadini disinformati e teniamoli al corrente di quanto succede nelle aule dei palazzi 



Diretta dalla Camera dei deputati per elezione Presidente della Repubblica




venerdì 30 gennaio 2015

Paola Pinna (EX Cinque Stelle) conferma la compravendita di voti (VIDEO)



A telecamera nascosta la Pinna ha confidato che Lotti, braccio destro di RENZI ha fatto "compravendita" di voti per il Quirinale. 


A suo dire, la compravendita è stata estesa anche ad altri ex M5S, fra cui Walter Rizzetto.


Ecco la trascrizione della conversazione. 



Intervistatrice: "Luca Lotti e Carbone stavano andando a fare "compravendita" di parlamentari anche ex 5 Stelle soprattutto alla Camera per un voto sul Quirinale




Pinna: Compravendita... 



Intervistatrice: Cioè: che gli offrivano un incarico in lista



Pinna: A uno possono offrire un incarico e uno dice che ne porta quindici.



Intervistatrice: Ma tu hai sentito di questa roba?


Pinna: Certo che lo so, sono i soliti giochi. Io so che Rizzetto è andato a parlare con Lotti o comunque voleva parlare con Lotti. Perché lui si vende delle persone. 

Intervistatrice: Chi?

Pinna: Quelle che sono con lui.

Intervistatrice: Del suo gruppo?




Pinna: Sì. 




Lui va dire che ne ha quindici, che ne ha dieci. Siccome lo abbiamo capito come funzionano queste cose allora io non vado a fare numero per nessuno

mercoledì 28 gennaio 2015

Lettera di un attivista ai dissidenti M5S



 Lettera aperta a: Walter Rizzetto, Eleonora Bechis, Tancredi Turco, Aris Prodani, Mara Mucci, Samuele Segoni, Sebastiano Barbanti, Marco Baldassarre, Gessica Rostellato, Francesco Molinari. Vi ringrazio di cuore!!!! La vostra fuoriuscita dal MoVimento era da tempo attesa nel quadro di quella tara fisiologica, prevista da molti cittadini parlamentari portavocee dagli stessi Beppe Gillo e Gianroberto Casaleggio. Quindi non ci meraviglia più di tanto. L'aspetto inquietante, però, è che avete utilizzato argomenti che conoscevate prima di intraprendere la strada che vi ha portato in Parlamento. Sapevate, allora, che il nostro obiettivo era quello di modificare il "sistema" e non ci ponevamo, pù di tanto, il problema dell'organizzazione o della democrazia interna al MoVimento, ma la vostra elezione scaturiva da una fortissima certezza, espressa direttamente da alcune migliaia di attivisti con il voto on-line, ma indirettamente rappresentava il volere di 8,750 milioni di italiani che avevano scelto il MoVimento e, quindi anche voi, per iniziare a combattere quelle ingiutizie, perpetrate dalla Politica e dai Partiti, che milioni di cittadini avevano sempre condannato nelle piazze italiane. Ed oggi voi, e prima di voi altri, avete tradito quella aspettativa: migrare nel gruppo misto e/o in Alternativa Libera non vi "libererà" la coscienza dal quel tradimento e confermerà, a chi non lo avesse veramente capito, che per 30 denari (mi riferisco logicamente al 100% degli emolumenti parlamentari) ci si può svincolare dal dover, giorno dopo giorno, lavorare per cambiare, come avreste voluto, l'Italia. La scusa è buona, i vostri familiari ed i vostri Meetup (forse) saranno contenti della vostra scelta. Chi, in verità, non dovrebbe essere soddisfatto, siete proprio voi......: dignità sotto i piedi ed autoumiliazione al 1000%. Forse fareste bene a ripensarci, anzi, no. Dovreste dimettervi e sparire nell'ombra ed occuparvi di quello che sapevate fare per sopravvivere, lasciando spazio a chi, della politica con la "P" maiuscola vera ed onesta per i cittadini con la "C" maiuscola , si sta e si vorrà veramente occupare.

Eugenio Simonelli attivista M5S

#5giornia5stelle del 23 gennaio 2015



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