mercoledì 6 luglio 2016

Giulia Sarti (M5S) Reato di depistaggio e frode in processo penale diventerà Legge




Finalmente il reato di depistaggio e frode in processo penale diventerà Legge.
Ci siamo dietro da 2 anni.
Attualmente non esiste questo reato nel nostro codice penale nonostante la Storia d'Italia sia unica nel suo genere per i casi di depistaggio avvenuti dalla strage di Portella della Ginestra fino ai giorni nostri.
Il Senato ha modificato il testo e il 26 maggio 2016 finalmente l'hanno votato.
Noi ora qui alla Camera ci prepariamo alla discussione in Aula e alla definitiva approvazione!


Sono felice che avvenga poco prima dell'anniversario della strage di via d'Amelio e di quello della strage alla stazione di Bologna.
Avremo, per una volta, un bell'argomento e una buona legge di cui essere fieri durante le manifestazioni. Questo è un punto di partenza.
La Verità sulle stragi continueremo a cercarla e a pretenderla con ogni mezzo.

(Giulia Sarti)




martedì 5 luglio 2016

Palermo: Panificio chiude per fallimento i vicini rubano corrente elettrica



Sono partite le denunce alle forze dell'ordine, ma nell'ottobre del 2015 i titolari, una giovane coppia, hanno dovuto chiudere bottega. A raccontare la vicenda è Miriam La Barbera, giovane mamma che aveva aperto il panificio in via Salvatore Morso, nella zona di corso Tukory. Quando sono arrivate le prime bollette da 500 e 1.000 euro, i titolari si sono insospettiti, anche perché avevano il forno a legna e pochissimi elettrodomestici. Si sono rivolti all'Enel che, effettivamente ha riscontrato che il contatore girava velocemente, nonostante fosse tutto staccato. 
Ecco cosa si legge:
"Mi dicevano di averne bisogno e anzi in un primo momento ci siamo pure proposti di lasciarglielo fare facendogli pagare qualcosa. Le donne mi dicevano che avrebbe dovuto essere il nostro contributo per le ‘famiglie dei carcerati’, questo hanno detto".
E ancora:
"Due signore sono entrate nel panificio inveendo contro di me, che avevo in braccio mia figlia di nove mesi. ‘Un mi scantu i’tia, ti friddulìu (ti taglio tutta, ndr)’”. E poi giù con il lancio di biscotti e bottiglie. Nel frattempo a dar manforte era arrivato anche il fidanzato di una ragazza, che non ha gradito la chiamata al 112. "Avete già le casse da morto pronte se vengono gli sbirri o l’Enel”, gli avrebbe gridato un giovane di Ballarò. Poco dopo è arrivata una pattuglia di carabinieri del Nucleo Radiomobile. "Ci hanno invitato ad allontanarci – conclude la ragazza – perché restare lì non sarebbe stato sicuro". Quell’episodio è l’ultimo di una storia denunciata ai carabinieri della stazione Scalo, seguita solo dalla chiusura definitiva del "forno" e dall’amarezza di un fallimento imprenditoriale indotto da un sistema tutt’altro che infallibile.
Dopo qualche accertamento dei militari, ad oggi, sembrerebbe che nessun fascicolo sia stato aperto in Procura. Una denuncia caduta forse nel vuoto. Come i sogni dei due giovani imprenditori palermitani che pensavano di mettere su famiglia e vivere con il sudore della fronte, alzandosi alle 5 del mattino per preparare pane e pizza.
 fonte PalermoToday 

domenica 3 luglio 2016

Maria Edera Spadoni (M5S) Brexit e situazione in Italia (VIDEO)



-Ogni Paese contribuisce al bilancio europeo con l’1% del pil nazionale.

-Nel 2013 l’Italia ha versato nelle casse di Bruxelles circa 15 miliardi di euro e ne ha riportati a casa poco più di 9 da investire in progetti che, in teoria, dovevano rilanciare l’economia, ma in realtà hanno ingrassato le clientele.

-Rispetto al contributo versato, l’Italia ha perso 5,4 miliardi nel 2012, addirittura 7,4 nel 2011, ben 6,5 nel 2010, e così via.
-In dieci anni abbiamo versato nelle casse europee 159 miliardi di euro (presi dalle tasse pagate in Italia), e ne abbiamo ripresi appena 104: in totale, 55 miliardi persi, buttati via per grave insipienza politica, sia a livello nazionale che regionale. Mancavano i progetti sui quali investire. E quando sono stati presentati e finanziati, il risultato è stato deprimente: a malapena l’Italia è riuscita a spendere il 52,7% dei fondi comunitari assegnati.

(Maria Edera Spadoni)