domenica 14 maggio 2017

MARINA GRISEI candidata Sindaca M5S Corridonia (Mc) [VIDEO]


Presentazione del candidato Sindaco e della lista del Movimento 5 stelle di Corridonia. 
Saranno presenti anche gli Europarlamentari 
LAURA AGEA e FABIO MASSIMO CASTALDO 
che tratteranno il tema "fondi europei per la ricostruzione post sisma" presso Hotel Grassetti Corridonia (Mc) ore 11,00.




sabato 13 maggio 2017

5 giorni a 5 stelle del 12 maggio 2017 L'imboscata (VIDEO)


Ancora una volta, nostro malgrado, il nostro notiziario parte dal "conflitto di interessi grande come una banca".
Dedichiamo l'apertura alla sottosegretaria della Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi la quale, in un libro dell'ex direttore del Corsera Ferruccio De Bortoli,avrebbe esercitato pressioni ai vertici di Unicredit per ottenere l'acquisto della banca toscana di cui vicepresidente era il padre. Il M5S nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio che ha visto la presenza di Roberto Fico, Alberto Airola, Alessandro Di Battista, Alessio Villarosa e Carlo Martelli, chiede le dimissioni del sottosegretario, una informativa urgente del premier Gentiloni e l'apertura di una commissione d'inchiesta parlamentare sui crack delle banche fallite per poter audire tutte gli interessati.





Più avanti scopriremo che la Boschi non è l'unica tessera del tandem Gentiloni-Renzi di cui il M5S chiede la testa, ma intanto ascoltiamo da Manuela Corda, Tatiana Basilio, Vincenzo Santangelo e Bruno Marton, le priorità del M5S sul tema della difesa e quindi delle spese militari. Un piano, quello votato da oltre 25.000 utenti iscritti alla piattaforma Rousseau, che mette al centro i diritti dei militari e dei lavoratori ed in secondo piano le spese militari, che spesso si rivelano sprechi come nel caso di carrarmati costati svariati milioni di euro, mai usati, e buoni ormai solo per ottenerne pezzi di ricambio.
Ci spostiamo in piazza per ascoltare i deputati Paola Carinelli, Mirella Liuzzi, Michele Dell'Orco, Diego De Lorenzis, Paolo Romano e Alessandro Di Battista presentare l'esposto contro il vecchio (ed in parte nuovo) management di Alitalia.
Tra le altre notizie che hanno dominato la scena parlamentare questa settimana c'è senz'altro la riforma elettorale. Renzi propone in accordo con Verdini una legge che secondo il M5S è ancora una volta incostituzionale. Ascoltiamo Danilo Toninelli in sala stampa ribadire a microfoni e telecamere dei telegiornali che il M5S è disponibile a trattare ma nel solco della legge elettorale uscita dalla sentenza della Consulta che ha bocciato l'Italicum.

Torniamo nella sala stampa di Montecitorio per ascoltare Roberto Fico, Carlo Sibilia e Alberto Airola chiedere la mozione di sfiducia per il Ministro dell'Economia Piercarlo Padoan, reo di avere cancellato norme a tutela dell'onorabilità delle cariche nelle partecipate per poter poi nominare (niente poco di meno ché) l'ex presidente di Monte dei Paschi di Siena, già plurindagato, Alessandro Profumo come amministratore di Leonardo (ex Finmeccanica).
Spazio poi alla importante denuncia dell'eurodeputata Tiziana Beghin sulla diffusione dei prodotti contraffatti in UE grazie alla connivenza di controlli doganali piuttosto superficiali e, sempre in tema UE, alla proposta del M5S in tema di fiscal compact nell'aula di Montecitorio. Vincenzo Caso chiarisce: non basta abolire il fiscal compact, servirebbe cancellare anche il pareggio di bilancio dalla Costituzione e rivedere in toto tutti i trattati economici europei.
Chiudiamo con la denuncia dell'ipocrisia del PD sul tema dell'abolizione dei vitalizi dei parlamentari da parte di Danilo Toninelli e Riccardo Fraccaro. Come già reso evidente da un recente servizio del programma televisivo "le iene", il Partito Democratico non ha nessuna intenzione di tagliare i vitalizi, nonostante la proposta che il M5S vuole portare in aula sia di un suo deputato, peraltro un renziano di ferro, Matteo Richetti.


(MoVimento 5 Stelle)

venerdì 12 maggio 2017

Roma esplode un ordigno rudimentale (VIDEO)


Momenti di paura venerdì mattina in via Marmorata, all’Aventino. Alle 9 circa un ordigno è stato fatto esplodere nel parcheggio dei mezzi dell’ufficio postale, uno dei più importanti di Roma. Secondo alcuni testimoni ci sarebbe stato anche un altro scoppio, meno potente. Non ci sono stati feriti, ma la bomba, forse un grosso petardo, ha anche lasciato una macchia nera su un muro dell’edificio. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, l’ordigno aveva un timer: il pacco era di plastica aveva dentro due bottigliette con del liquido, probabilmente benzina. Le due esplosioni, dunque, sarebbero state innescate dallo stesso dispositivo.
Le indagini



L’area del parcheggio è stata messa in sicurezza degli artificieri della polizia che insieme con la scientifica stanno esaminando la scena dell’esplosione. Sono stati isolati alcuni frammenti dell’ordine che saranno poi esaminati in laboratorio per verificare come fosse composta la bomba. Al momento dello scoppio nel parcheggio non c’era nessuno ed è possibile che il petardo sia stato lanciato dall’esterno, ma tra le ipotesi di lavoro degli inquirenti romani che indagano sull’ordigno esploso in via Marmorata anche quella che fosse radiocomandato. Potrebbe esserci una sigla anarcoinsurrezionalista dietro l’esplosione dell’ordigno. Da tempo le Poste vengono prese di mira perché con la compagnia Mistral Air si occupano del trasferimento dei migranti e dunque le indagini affidate alla Digos stanno esplorando anche questa ipotesi.



Il giallo degli incendi

Si ritiene che si tratti di un atto dimostrativo, forse legato all’incendio di alcuni mezzi sempre delle Poste in un deposito alla periferia sud di Roma appiccato qualche giorno fa. E si vagliano anche i filmati delle telecamere di sorveglianza delle Poste. Panico fra gli utenti e gli impiegati che si trovavano nell’ufficio di via Marmorata.

(di Rinaldo Frignani)

giovedì 4 maggio 2017

ROBERTO SABBATINI (M5S) candidato Sindaco di Sant'Elpidio a Mare (VIDEO)


Il Movimento 5 Stelle di Sant'Elpidio a Mare si presenta alla Cittadinanza in vista delle Elezioni Comunali. 
Auditorium Giusti - Via Murri Sant'Elpidio a Mare (Fm)

PRIMA PARTE

SECONDA PARTE




sabato 29 aprile 2017

#5giornia5stelle del 28 aprile 2017 #CristianLibero (VIDEO)


Questa settimana 5giornia5stelle sposa l'appello lanciato dal M5S nel Parlamento Europeo per chiedere la liberazione di Cristian Provvisionato, detenuto in Mauritania in attesa da ben due anni di sapere i capi di imputazione di cui viene accusato.




Ma il primo servizio del notiziario è dedicato al documento di economia e finanza presentato dal Governo ed oggetto delle critiche dei portavoce in parlamento del M5S. Ascoltiamo a Palazzo Madama Elisa Bulgarelli, Giovanna Mangili e Barbara Lezzi. Alla Camera Vincenzo Caso e Federico D'Incà.
Spazio poi alla vicenda Alitalia, ascoltiamo la ricetta M5S per voce di Luigi Di Maio.
Torniamo ai dibattiti in aula. Il Primo Ministro Gentiloni ha infatti ascoltato gli interventi e le risoluzioni presentate in vista del viaggio a Bruxelles per dirimere con i suoi colleghi europei la strategia per la Brexit. Per il M5S ascoltiamo i deputati Cosimo Petraroli ed Alessio Villarosa, al Senato Carlo Martelli.
Question time della settimana rivolto al Ministro Padoan. Gli si rivolge Carla Ruocco nell'aula di Montecitorio per chiedere un risarcimento miliardario da quelle agenzie di rating protagoniste del doppio declassamento dell'Italia del biennio 2011-2012 che, secondo il dispositivo della sentenza del processo di Trani non doveva essere fatto.

Ci spostiamo al Senato per la discussione sul disegno di legge sulla concorrenza. Approda in aula dopo 9 mesi di gestazione e la sensazione è che occorreranno altri mesi. Ascoltiamo dunque gli interventi di Andrea Cioffi e Gianluca Castaldi.
Infine, dopo una clip dedicata al caso di Cristian Provvisionato, ascoltiamo la denuncia delle portavoce europee a 5 stelle circa la stravagante annessione dell'Arabia Saudita a membro della Commissione ONU per i diritti delle donne.
Anche per questa settimana è tutto, vi diamo appuntamento a venerdì prossimo.


(MoVimento 5 Stelle)

BANCA MARCHE: Nuove intercettazioni della Guardia di Finanza


Cos'hanno in comune l’ex direttore di Banca Marche Massimo Bianconi, la manager russa Aleksandra Dubrova e il magnate americano Tom Barrack, il multimiliardario che lo scorso gennaio ha curato l’Inauguration Day del presidente Donald Trump?
Stando alle intercettazioni telefoniche della guardia di finanza, inserite nel voluminoso fascicolo dell’inchiesta sul default della banca marchigiana, Bianconi voleva entrare in affari con Barrack tramite la Dubrova per la cessione dei crediti deteriorati di Bdm, che lo stesso Bianconi avrebbe considerato ‘un affare’. L’ex dg di Banca Marche, nei primi mesi del 2014, insieme a un amico commercialista e a un avvocato aveva infatti preso contatti con la società Colony Italia, guidata dalla Dubrova, filiale italiana di una holding internazionale specializzata nell’acquisto dei crediti deteriorati riconducibile al multimiliardario californiano Barrack.

Colony avrebbe dovuto acquistare i crediti deteriorati, la cosiddetta bad bank. L’affare, nel caso in cui la cessione fosse andata in porto, l’avrebbe fatto lo stesso Bianconi e i due professionisti: in qualità di intermediari tra la banca e la Colony, contavano di incassare fino al 3 per cento di provvigioni. L’affare sembra arrivato al traguardo il 3 aprile del 2014, quando l’amico commercialista chiama Bianconi dopo un colloquio con la Dubrova: stando al contenuto della telefonata, la Colony sarebbe pronta a siglare una lettera di interesse indirizzata ai commissari della vecchia Banca Marche per l’acquisto dei crediti deteriorati. La stessa Colony avrebbe indicato Bianconi, l’amico commercialista e l’amico avvocato come incaricati per trattare l’affare. Contemporaneamente l’ex direttore generale di Banca Marche tiene contatti con i rappresentanti di alcune fondazioni e soci della banca per raggiungere il 5 per cento del capitale dell’istituto di credito e, in tale ambito, stando all’informativa della guardia di finanza incontra Alfio Bassotti (presidente della fondazione di Jesi) e Gaetano Martini (socio e cliente di Banca Marche attraverso la Salus).
Nell’operazione Bianconi cerca di coinvolgere anche Valter Mainetti(‘Valterino’), presidente della Sorgente Sgr Spa, società che ha gestito per conto di terzi il fondo Donatello, comparto Tulipano, proprietario di alcune quote del Fondo Conero, proprietario degli immobili di Banca Marche. Mentre cerca di scalare Banca Marche, Bianconi contatta l’avvocato Paolo Tanoni, che guida un’altra cordata interessata all’acquisto della banca. Tra i due, a quanto pare, non correva buon sangue. L’interesse di Bianconi per la banca di cui è stato direttore generale fino a un anno prima non si limita solo alla possibilità di fare affari. Il manager continua a mantenere rapporti anche con sindacalisti e soci, informandosi sulla gestione della banca e dispensando consigli sulle forme di lotta sindacale da intraprendere. Bianconi non risparmia strali nei confronti di alcuni giornalisti che avrebbero preso di mira la figlia, titolare della società che ha trattato l’affare di via Archimede. «Andassero a vedere di altri amministratori della banca, che si sono accaparrati lavori e appalti». Fa nomi di un certo spessore. Ma questa è un’altra storia.

(di Alessandra Pascucci)

venerdì 28 aprile 2017

Parco del Conero candidato a Geoparco Unesco


La candidatura del Parco del Conero per il riconoscimento di geoparco - UNESCO è un obiettivo straordinariamente importante per il territorio. 
La predisposizione del dossier di candidatura è un'attività che in questa fase vede particolarmente impegnata la struttura dell'Ente Parco e professionisti geologi, considerato che il termine di presentazione è fissato al 30 aprile 2017.
‘L’area protetta del Conero – spiega Gilberto Stacchiotti, presidente Ente Parco del Conero - vanta un patrimonio eccezionale anche dal punto di vista geologico ed una consolidata esperienza gestionale e di fruizione che danno buone prospettive di successo; la carta geologica escursionistica e la valorizzazione del sito di Massignano risalgono al 1997.


Tuttavia resta una grossa sfida anche nei confronti di altri parchi che pure ambiscono a tale traguardo e in questo contesto sarà prezioso il sostegno della comunità locale’. Ultimi giorni quindi per sostenere questa candidatura da parte di Enti o associazioni, inviando all’Ente Parco del Conero (via Peschiera 30 Sirolo e/o e.mail segreteria@parcodelconero.eu) un atto formale di condivisione secondo uno schema, che comunque potrà essere liberamente adattato.

‘Si confida sulla fattiva collaborazione di associazioni ed enti –continua Stacchiotti- che vogliano rafforzare la richiesta per l’attuazione dell’iniziativa finalizzata al riconoscimento del territorio protetto nell’European e nel Global Geoparks Network, sotto gli auspici dell’UNESCO.

Nel territorio proposto è presente un ricco patrimonio ambientale, paesistico e storico-culturale accanto ad emergenze geologiche e geomorfologiche di rilievo internazionale come attesta la presenza di ben 2 GSSP, dei 9 riconosciuti in Italia e di altre importanti peculiarità.

Le strategie di sviluppo sostenibile attuate dall’Ente Parco, oggi giunto a festeggiare i suoi primi 30 anni, fanno del territorio del parco del Conero un laboratorio privilegiato per la realizzazione di politiche di geoconservazione e in generale di sviluppo sostenibile. Dal 2013 poi, l’Ente ha ottenuto il riconoscimento della Carta Europea per lo Sviluppo Sostenibile CETS. Si auspica il riconoscimento dell’Ente parco regionale del Conero come Geoparco inserito nella rete Europea e Globale’.


(Parco del Conero)